12 GIU – “E’ una decisione di Renzi che Zanda ha immediatamente eseguito. E’ una decisione di Renzi perchè oggi lo stesso premier l’ha rivendicata dalla Cina. A volte queste cose venivano dalla Bulgaria ma evidentemente siamo ancora più esotici…”. Lo ha affermato Pippo Civati, guida dell’area Pd a cui fa riferimento Corradino Mineo, commentando la sostituzione d’ufficio di quest’ultimo in commissione al Senato per il dissenso sulle riforme del governo che ha portato 13 senatori ad autosospendersi dal gruppo Pd.
E su come potrà concludersi questa vicenda, “non lo so. Mi auguro – ha risposto Civati ai microfoni di Radio Città Futura- – si torni a più miti consigli e a una conversazione che in questo momento è molto frastagliata e interrotta. Questa è la mia opinione personale. Poi non so dire singolarmente, perchè ogni eletto decide anche del suo destino in Parlamento”. E quindi, “se non riesce più a a tenere una situazione così può anche essere che qualcuno lasci il gruppo del Pd non dico per sempre ma per un tempo più lungo di questa autosospensione che ovviamente è una richiesta di chiarimento al gruppo nel suo complesso”.
“Non si capisce perchè – ha aggiunto Civati – si discute con tutti, con Calderoli, con Verdini, con Berlusconi, con Alfano e non con Vannino Chiti che tra l’altro non è civatiano, perchè c’è anche una strana rappresentazione di questi tredici come se avessero una logica di corrente mentre sono altri ad avere logiche di corrente, di maggioranza, di assetti”.
“Immediatamente – ha detto ancora il dirigente della minoranza Pd- sulla sostituzione di Mineo da parte di Renzi e Zanda- in realtà non è del tutto preciso: questa vicenda è iniziata qualche settimana fa: era già stata proposta due volte una soluzione simile ma poi era rientrata anche perchè avevamo cercato di spiegare che forse l’invito di Mineo e degli altri colleghi come Chiti, sono 22 in totale, era quello di discutere e non di confrontarsi in modo aggressivo come invece siamo purtroppo costretti a fare a questo punto”. TMNEWS