“Italia, dove tutto è proibito, salvo quanto espressamente ammesso per legge”.
10 giu – Se è vero che la corruzione costa agli italiani ‘per bene’ (quelli che pagano le tasse, secondo il pensiero unico), 60 mld di euro ogni anno, perchè il fenomeno Renzi, non corre ai ripari per stroncare questo delitto contro lo Stato e contro i cittadini? Serve una nuova legge? Assolutamente no. Basta applicare quelle che ci sono, ma fare in modo che la giustizia non sia opinabile, incerta e applicabile dopo forse venti anni.
La Legge c’è e deve servire a rendere la comunità dei cittadini coesa e a fissare i confini entro i quali il cittadino si può muovere senza danneggiare gli altri. L’insegnamento più antico ed efficace, era scritto nelle Tavole della Legge date da Dio a Mosè: “Le leggi siano poche, chiare e conosciute, l’ignoranza della legge non scusa”. – questo era in sintesi la filosofia del Diritto dell’Antica Roma. – Se le leggi sono troppe (come da noi), poco chiare (come le nostre), spesso contraddittorie (come le nostre), e per di più sono opinabili e incerte come le nostre, rendono davvero difficile la vita del cittadino ‘per bene’ che le vuole e le deve rispettare;
Io non sono mai molto generoso con gli inglesi, ma bisogna riconoscere che i più coerenti eredi della Filosofia del Diritto dell’Antica Roma sono proprio gli inglesi che hanno una semplice regola: “Tutto è ammesso, salvo quanto è espressamente proibito per legge”. Semplice ed efficace, no? Invece, la grande differenza con noi italiani è che “in Italia, tutto è proibito, salvo quanto espressamente ammesso per legge”. Inoltre, non meno importante è che gli inglesi hanno 3.000 leggi, mentre noi italiani ne abbiamo 150.000.
Ora però, se è vero che vengono dilapidati 60 mld di euro ogni anno, perché non modificare la legge per proporre l’inasprimento delle pene per il reato di truffa? Non risolverà il problema? Ma potrebbe contribuire forse in maniera efficace a risolverlo. Prendiamo ad esempio l’Art. 640 c.p. Truffa. Recita:
- [1] Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 51 a euro 1.032. Vi rendete conto? Questi parassiti, ladri e corrotti rubano milioni di euro ogni giorno e se gli va male se la cavano con queste quisquiglie? Reclusione da 6 mesi a 3 anni, vuol dire niente carcere. E che dire della multa da da euro 51 a 1.032 euro? Roba da codice della strada.
- [2] La pena è della reclusione da uno a cinque anni e della multa da euro 309 a euro 1.549: 1) se il fatto è commesso a danno dello Stato o di un altro ente pubblico o col pretesto di far esonerare taluno dal servizio militare; Stronzate…. 2) se il fatto è commesso ingenerando nella persona offesa il timore di un pericolo immaginario o l’erroneo convincimento di dovere eseguire un ordine dell’Autorità. Stronzate….
- [3] Il delitto è punibile a querela della persona offesa, salvo che ricorra taluna delle circostanze previste dal capoverso precedente o un’altra circostanza aggravante…..
Stronzate…. ORA, VISTA LA GRAVITA’ DEL DANNO PROCURATO AI CITTADINI ‘PER BENE’ (CHE SECONDO IL PENSIERO UNICO SONO QUELLI CHE PAGANO LE TASSE) DEBBONO PAGARE PER LE MALEFATTE DEI TRUFFATORI, LADRI E CORROTTI, NON SIAMO QUI, COME DICE IL PROCURATORE AGGIUNTO DI VENEZIA CARLO NORDIO: AD “INVOCARE NUOVE PENE SANGUINOSE CHE SAREBBERO SBAGLIATISSIME, DISEDUCATIVE E SOPRATTUTTO INUTILI”, MA A DOMANDARVI; NON VI SEMBRANO PENE RIDICOLE?
Armando Manocchia
Direttore Manocchia, ma ha sentito l’ultima frase della Sig.ra Livia Turco?
L’ultimo delirio…afferma che è colpa del popolo italiano se i politici sono ladri!!!!