8 giugno – “Caspita, che cambio di passo all’Ilva. Avevamo per commissario un manager industriale, terrore delle banche (vedi Parmalat), terrore dei ‘padroni furbacchioni’ (vedi Riva, inquisiti per inquinamento e sottrazione di risorse all’impresa). Si chiamava Enrico Bondi. Ora, il governo lo manda via perché inviso ai Riva, alle banche, ai concorrenti dell’Ilva, il cui parere in conflitto d’interessi prende per oro colato”.
Lo scrive sul suo blog Massimo Mucchetti, presidente della commissione Industria del Senato. “E chi mette al posto del rude Bondi, reo di osservare alla lettera la legge? Il governo sceglie il commercialista personale di Guidalberto Guidi, padre di Federica, ministro dello Sviluppo economico. Il suo nome e’ Piero Gnudi -prosegue Mucchetti-.
Chi lo conosce fatica a vederlo girare per gli stabilimenti con le pedule, il giaccone e il casco del siderurgico come faceva quel Clint Eastwood d’Arezzo che risponde al nome di Bondi”. L’esponente del Pd sottolinea ancora: “Gnudi e’ uomo di relazioni, di consigli di amministrazione e collegi sindacali. Ha fatto il ministro del Turismo e ora è il primo consigliere di Federica. Questo nuovo che avanza ha 76 anni e non sa nulla di altoforni e forni elettrici, cockerie, agglomerati e pre ridotto, di treni di laminazione, nastri trasportatori e parchi minerari”. tiscali