7 giu 2014 – ”In attesa della riforma dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati il Governo proceda alla nomina di un Commissario che nella fase di transizione alla nuova Agenzia assicuri la funzionalita’ della struttura”.
Lo ha detto – riferisce una nota – il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, intervenendo all’Universita’ mediterranea di Reggio Calabria, nel corso della tavola rotonda ”il codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione tra presente e futuro”. ”Una buona ed efficace gestione dei beni confiscati – ha sottolineato Bindi – e’ uno snodo decisivo della lotta alle mafie, perche’ testimonia la capacita’ dello Stato non solo di contrastare la ragion d’essere dei poteri criminali, quella di accumulare ricchezze, ma di trasformare una condizione di illegalita’ in una opportunita’ di crescita sociale ed economica.
E’ un campo di grandi potenzialita’ – ha proseguito l’esponente del Pd – soprattutto per il Mezzogiorno e la Calabria che soffrono la crisi in modo molto acuto. La Commissione parlamentare Antimafia – ha aggiunto Bindi – ha avanzato nella sua Relazione una serie di proposte per rendere piu’ efficace e trasparente il sistema, piu’ veloce e produttivo l’utilizzo di un patrimonio considerevole. C’e’ ormai una larga convergenza sulle modifiche da apportare e ne discuteremo in aula alla Camera alla fine del mese. Non sarebbe male se in quella occasione il governo nominasse il Commissario dell’Agenzia”, ha concluso la parlamentare democratica. asca