7 GIU – “Segnali più che incoraggianti arrivano dalla Normandia, segnali che devono affermarsi sulla strada del dialogo per la quale l’Italia fin dall’inizio ha sempre lavorato”. Così il ministro degli Esteri Federica Mogherini ha commentato il colloquio di ieri alle celebrazioni del D-Day, tra il presidente russo Vladimir Putin e l’ucraino, Petro Poroshenko.
Le sanzioni alla Russia, ha spiegato in un’intervista radio, sono e possono essere uno strumento di pressione per far funzionare il dialogo”. tiscali
Poveretti noi! A chi siamo in mano! La Russia delle sanzioni se be frega. L’unico risultato è di spingerla in braccio alla Cina saldando un patto di ferro tra l’industria estrattiva e l’industria di trasformazione. Cina, Russia, Iran un domani l’India: un blocco di miliardi di persone con mercati interni sterminati e le capacità tecniche ed economiche di soddisfare una domanda talmente vasta da marginalizzare le economie occidentali USA per primi. Nella anticamera del cervello della Ministra ci sarà spazio per la domanda cosa faranno gli USA quando, non essendo più il mercato di sbocco della Cina, non riusciranno più a vendere i loro titoli tossici; strumento di riequilibrio del disavanzo commerciale? Morale le sanzioni sono una iattura e gli europei avrebbero dovuto ribellarsi e questa volta mandare al diavolo gli americani.