Regione Lazio e Corte dei Conti insieme per l’incostituzionalità dei vincoli europei

FISCAL COMPACT, SANTORI: “REGIONE LAZIO E CORTE DEI CONTI INSIEME PER INCOSTITUZIONALITA’ VINCOLI EUROPEI”

cappio25 magg – Dopo che la Procura Regionale della Corte dei Conti del Lazio ha aperto un fascicolo istruttorio su un esposto dell’Avv. Paola Musu del Foro di Cagliari

“La battaglia per la sovranità nazionale deve partire anche dai territori, anch’essi soffocati dai vincoli comunitari e dal Patto di Stabilità, nonché da quanto previsto nei prossimi mesi dal Fiscal Compact. Per queste ragioni siamo al fianco di chi oggi per vie legali sta dimostrando l’incostituzionalità dei trattati europei e il fatto che la Procura Regionale della Corte dei Conti del Lazio abbia aperto un fascicolo istruttorio è per noi motivo di speranza nella lotta conto i vincoli che hanno strozzato e strozzeranno il popolo italiano”, così in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio, che ha presentato una mozione sull’incostituzionalità dei vincoli europei richiedendo al presidente della Regione Lazio Zingaretti di “farsi portavoce presso il Presidente del Consiglio dei Ministri delle istanze del popolo italiano, cui è stata pericolosamente compromesso il funzionamento della democrazia, presso i vertici Europei in vista dell’imminente semestre europeo a guida italiana”.

“Nella mozione si impegna il presidente Zingaretti a farsi portavoce presso il Presidente del Consiglio dei Ministri dei pericolosi risvolti incostituzionali dei trattati internazionali siglati dall’Italia in materia di politiche di bilancio, bancarie e monetarie, gli stessi che hanno indotto la Procura Regionale della Corte dei Conti del Lazio ad aprire un fascicolo istruttorio in merito ad essi. Inoltre si impegna Zingaretti a richiedere gli atti alla Procura Regionale della Corte dei Conti e formalizzare la disponibilità della Regione Lazio, tramite l’Avvocatura regionale, a partecipare attivamente alla definizione delle decisioni relative all’apertura del fascicolo istruttorio fornendo documenti e strumenti idonei ad evidenziare le consistenti e pesanti eccezioni di incostituzionalità sui trattati europei e sui diversi atti normativi di fonte comunitaria afferenti alla Regione stessa. E, a seguito dell’inserimento attivo nel procedimento giudiziario e al termine delle decisioni assunte, adottare tutte le azioni dovute per una richiesta di risarcimento dei danni arrecati ai cittadini della Regione Lazio”, conclude Santori.

Roma, 23 maggio 2014

DI SEGUITO TESTO DELLA MOZIONE

Al Presidente del Consiglio Regionale del Lazio

On. Daniele Leodori

MOZIONE

Oggetto: Incostituzionalità dei vincoli europei

Il Consiglio Regionale del Lazio

Premesso che

La Procura Regionale della Corte dei Conti del Lazio ha aperto un fascicolo istruttorio su un esposto, protocollato in data 01.04.2014, a firma dell’Avv. Paola Musu del Foro di Cagliari;

Nell’esposto, in una strenua e circostanziata difesa della Costituzione e dello Stato, così come costituzionalmente inteso, vengono evidenziate consistenti e pesanti eccezioni di incostituzionalità sui trattati europei e su diversi atti normativi di fonte comunitaria, nonché sull’introduzione dell’euro e sulla correlata normativa interna di attuazione, sulle privatizzazioni (incluse quelle bancarie), sull’ultimo regolamento di attuazione dell’unificazione bancaria, sino ad arrivare al decreto legge c.d. “Bankitalia”, del novembre 2013, convertito nella legge n.5 del 29 gennaio 2014;

Nell’esposto veniva formalmente richiesto alla Procura Regionale della Corte dei Conti del Lazio, la verifica di un consistente corpus di atti coperti da divieto di accesso nel 1995, in deroga alla legge n.241/90, che comprendono, tra l’altro, l’analisi dei flussi finanziari e la composizione del debito pubblico;

Considerato che

In base a quanto sommariamente richiamato nelle premesse, è stata ceduta integralmente a soggetti terzi esterni allo Stato, extra e sovra-nazionali, una componente essenziale della Sovranità dello Stato Italiano, quella economica e monetaria, nonché finanziaria, ivi incluso il potere di disposizione sul bilancio dello stesso Stato, cessione culminata, da ultimo, con l’adozione della norma di revisione costituzionale di cui alla Legge Costituzionale n.1 del 20 aprile 2012, di revisione degli artt.81, 97, 117 e 119 Cost, introduttiva dell’obbligo di pareggio di bilancio, già preceduta dalla Legge n.3 del 18 ottobre 2001, art.3, con la quale si è “preteso” “costituzionalizzare” i vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali, senza esplicitarne l’imprescindibile subordinazione al rispetto dei principi supremi dell’ordinamento costituzionale italiano;

sia la politica monetaria, sia la politica di bilancio sono state attratte a livello continentale, mediante il trasferimento delle funzioni monetarie alla BCE e l’apposizione di vincoli talmente stringenti alle politiche di bilancio, da privare, di fatto, gli Stati di qualsiasi potere di intervento (art.127 TFUE, già art.105 TCE, e comunque attraverso tutto il sistema di norme del Titolo VIII del TFUE, degli artt.282 e ss. e del Fiscal Compact, dei Protocolli nn.4 e 12, nonché del six pack e del two pack, già sopra citati), con totale perdita della propria sovranità economica, sia in termini monetari, che di bilancio e fiscali, nonché, in definitiva, anche, ed inevitabilmente, politici, con conseguente gravissima compromissione dei cardini del funzionamento della democrazia, specie nella forma repubblicana della stessa (art.139 Cost);

la suddetta sovranità economica e, nei fatti, politica, degli Stati membri, è stata trasferita ad un ristretto nucleo di poteri tecnocratici europei, racchiusi nel Consiglio europeo, Commissione, BCE, ECOFIN e Eurogruppo, i cui membri sfuggono a qualsiasi meccanismo sia di scelta che di controllo democratico;

Esprime

Forte preoccupazione per l’ormai comprovata ingerenza da parte di un ristretto nucleo di tecnocrati europei e la totale perdita della sovranità nazionale, sia in termini prettamente di natura monetaria che, oramai, anche politica

Impegna il Presidente della Giunta Regionale

Di farsi portavoce presso il Presidente del Consiglio dei Ministri dei pericolosi risvolti incostituzionali di cui alle premesse e alle considerazioni, che hanno indotto la Procura Regionale della Corte dei Conti del Lazio ad aprire un fascicolo istruttorio sulle questioni segnalate, affinché lo stesso si faccia portavoce delle istanze del popolo italiano, cui è stata pericolosamente compromesso il funzionamento della democrazia, presso i vertici Europei in vista dell’imminente semestre europeo a guida italiana.

A richiedere gli atti alla Procura Regionale della Corte dei Conti e formalizzare la disponibilità della Regione Lazio, tramite l’Avvocatura regionale, a partecipare attivamente alla definizione delle decisioni relative all’apertura del fascicolo istruttorio fornendo documenti e strumenti idonei ad evidenziare le consistenti e pesanti eccezioni di incostituzionalità sui trattati europei e su diversi atti normativi di fonte comunitaria afferenti alla Regione stessa. E, a seguito dell’inserimento attivo nel procedimento giudiziario e al termine delle decisioni assunte, adottare tutte le azioni dovute per una richiesta di risarcimento dei danni arrecati ai cittadini della Regione Lazio.

Fabrizio Santori