21 mag. – “Siamo in guerra, una guerra all’ultimo sangue: una guerra dell’informazione, giornali in mano alle banche, depistaggi. Dovranno pagarle queste cose: noi abbiamo memoria. Li processeremo online, abbiamo diritto a uno sputo digitale in faccia per questa gente”. Lo ha detto ieri Beppe Grillo nel corso del suo intervento a Pescara per il tour elettorale.
Politici, industriali e giornalisti: “questo orrendo trio va giudicato attraverso un processo popolare, mediatico che inizierà dopo le elezioni europee”. Così Beppe Grillo sul suo blog dove annuncia la creazione di ‘liste’ di imputati: “Il processo durerà almeno un anno, le liste saranno rese pubbliche quanto prima”. Grillo chiarisce che scopo del tribunale popolare non sarà “sostituirsi alla giustizia nell’erogazione delle pene”, ma di “informare i cittadini sui furti e le malversazioni”.
“Dobbiamo portare il nostro senso di comunita’ in Italia”, ha aggiunto. “La nostra rabbia e’ buona, giusta, ci ha uniti per diventare il primo movimento italiano”. . “Siamo oltre 10 milioni, abbiamo fatto un sondaggio sereno e obiettivo: siamo al 96%…”, ha detto Grillo raccogliendo l’ovazione delle oltre 10mila persone che lo stanno ascoltando in piazza Primo Maggio.
Poi, restando in tema di paragoni a dittatori, su di sé Grillo afferma: “Dicono che io sono Hitler. Ma io non sono Hitler…sono oltre Hitler!”. E’ vero, è peggio.