Prodi: “Questa è l’ultima occasione per l’Europa”

Prodi

 

18 magg – “Il problema non è cambiare moneta, ma cambiare politica. La crisi europea è conseguenza di una politica economica sbagliata, basata sul rigore anziché sullo sviluppo. Se l’Europa non è in grado di governare la globalizzazione, siamo finiti”.

Per Romano Prodi ci sono molte ragioni per andare a votare il 25 maggio, e le spiega nell’intervista pubblicata nell’ultimo numero di Famiglia Cristiana. “Le prossime elezioni europee presentano indubbie novità. Il presidente della Commissione sarà designato, ad esempio, tenendo conto dei risultati delle urne. E’ indice del lento cammino verso il rafforzamento delle istituzioni europee”.

L’ex premier italiano ed ex presidente della commissione di Bruxelles individua un clima nuovo, inedito, tra gli elettori di questa nona legislatura: “E’ la prima volta che i popoli dell’Europa discutono anche dell’Europa. Quelle precedenti sono sempre state in qualche modo solo elezioni ”nazionali”, in cui si discuteva solo di problemi interni. Oggi invece il dibattito europeo è entrato nella compagna elettorale: la crisi economica ci obbliga a rapporti di collaborazione tra gli Stati membri dell’Unione. L’elettore viene messo di fronte alla scelta di un futuro con o senza l’Europa”.

Prodi mette in guardia anche dalle pulsioni antieuropee. “Il messaggio dei partiti antieuropei è: non vogliamo l’Europa, vogliamo le nazioni o addirittura le regioni. Di conseguenza vogliamo la moneta delle nazioni (e se potessero anche delle regioni). Ma il mondo è cambiato. La globalizzazione non è la conseguenza di nostre decisioni ma di cambiamenti tecnologici, politici ed economici che riguardano tutto il mondo. Non ci si può isolare rispetto a processi epocali. Non ho dubbi: o l’Europa reagisce unita a questi processi o mai più. Per l’Europa è l’ultima occasione”.

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