13 magg – Una donna originaria di Mosca non è stata assunta come insegnante di lingue da una scuola svizzera perché il suo paese di origine «sta provocando una guerra civile» in Ucraina. La notizia è stata diffusa dai quotidiani elvetici e ripresa dal Guardian.
«PUTIN MENTE E COMMETTE ABUSI». La donna, di nome Svetlana, abita in Svizzera a Neuchatel da cinque anni. In lizza per un posto da insegnante di lingua russa all’Issal Institute di Losanna, la scuola le ha notificato di essere stata scartata con questa lettera: «Molte grazie per la sua candidatura, ma la nostra filosofia non ci permette di assumere professori che vengono da un paese che sta provocando una guerra civile [in Ucraina] e il cui presidente mente e commette abusi contro la legge internazionale. Le auguriamo buona fortuna».