Monti: i populisti cresceranno ma ci sarà reazione

monti-ue4 magg – “L’Europa ufficiale ha fatto male a snobbare l’Europa dei populismi. Dopo queste elezioni europee mi aspetto che la pattuglia dei populisti cresca nel Parlamento europeo, ma allo stesso tempo mi aspetto una reazione degli altri partiti. Spero che le sfide della crisi di Crimea e quella dei populismi, una esterna e una interna, possano portare l’Europa a rimboccarsi le maniche”. Lo ha detto Mario Monti nel corso di un incontro al Festival del Giornalismo di Perugia.

Il senatore a vita ha ripercorso la sua esperienza da premier ai vertici europei, ricordando tra l’altro la scelta di apporre il veto dell’Italia nel corso del vertice del 28 giugno 2012 per far sì che “insieme alle misure per la crescita volute da Hollande venissero approvati interventi per ridurre lo spread”.

Da parte dei governi europei – ha detto – quasi tutti, c’è un atteggiamento di servilismo nei confronti della Germania. Capita spesso, ad esempio, che nei corridoi si lamentino dell’inflessibilità del cancelliere, ma poi si guardano bene dal farlo presente pubblicamente”. Monti ha difeso anche la sua scelta di non sforare il tetto del 3% del rapporto tra deficit e Pil. “C’è stata la tentazione di riportare al 2014 gli impegni che il governo Berlusconi aveva anticipato al 2013 – ha ricordato -, ma non era aria. Non perché non fossi disposto a battere i pugni sul tavolo, ma non c’erano le condizioni. Sono comunque contento di aver mantenuto il rapporto sotto il 3% perché ciò ci ha consentito di uscire dalla procedura di infrazione, circostanza per la quale credo che i governi Letta e Renzi siano grati”.

Quanto all’ipotesi di uscita dell’Italia dall’euro, l’ex premier ha osservato che “se i politici potessero esprimere il segreto desiderio per far riacquistare libertà di manovra alla casta sono sicuro che questo sarebbe uscire dall’euro. La casta si è dovuta molto ridimensionare con l’arrivo della moneta unica“. “Se vogliamo tornare alla politica che straripa, allora usciamo dall’euro”, ha proseguito rispondendo così, con un chiaro riferimento al Movimento 5 Stelle, a “coloro che invocano il referendum per l’uscita dell’euro ed hanno contemporaneamente in astio la politica”.