27 apr – “La Francia non ha scelta, non può rifiutare le decisioni dei guardiani delle regole del calcio”. Così il presidente della Fifa Sepp Blatter è intervenuto nella “guerra del velo” che si sta consumando in questi giorni tra la Francia e la Fifa, la federazione internazionale del calcio, dopo l‘ok all’utilizzo del velo islamico in campo. Una guerra che nei giorni scorsi ha visto anche l’intervento del governo francese a sostegno della linea della federcalcio che si oppone invece all’utilizzo del velo.
Tutto è nato a seguito della decisione dell’International Board che decide in merito alle regole del calcio mondiale, l’Ifab, che ha stabilito lo scorso 3 marzo che il velo islamico può essere utilizzato in campo nelle partite ufficiali di calcio femminile, come pure il turbante per gli uomini. La decisione però non è piaciuta alla federazione francese di calcio che lo scorso 14 marzo ha dichiarato in un comunicato che manterrà “il divieto di portare qualsiasi simbolo religioso o confessionale”. Una decisione che si richiama al principio di laicità che lo stato francese adotta sia nelle scuole, dove è vietato portare il velo, che negli uffici pubblici. La posizione della federcalcio francese è stata sostenuta nei giorni scorsi anche dal nuovo ministro dello sport del governo Valls, Thierry Braillard: “La posizione della federcalcio e del suo presidente Noel Le Graët ha il nostro pieno sostegno.
Blatter dovrà ricordare che lo stato francese è legato ai valori della Repubblica che sono un pilastro della nostra costituzione e che in campo sportivo i principi repubblicani contano, in particolare il principio della laicità”. Una presa di posizione netta che però non ha impressionato più di tanto Blatter: “La federcalcio francese fa parte della Fifa e l’Ifab è il guardiano delle regole del calcio. Quindi se i guardiani della legge dicono che le donne possono portare il velo, la federazione francese non può rifiutarsi. Non hanno scelta”. ansamed