26 apr – Se l’antifascismo negli anni ’40 era sacrosanto, oggi esso è solo l’alibi di una sinistra che ha smesso di essere anticapitalista e deve mantenere la sua identità creando artatamente un sempre vivo fascismo in nome del quale agitarsi.
L’antifascismo svolge oggi un ruolo di legittimazione ideologica per un sinistra che rinunciato totalmente alla lotta contro il fanatismo dell’economia, contro lo sfruttamento e il classismo, come se la contraddizione contro cui lottare fosse il fascismo e non il rapporto di forza capitalistico.
Gli antifascisti lottano contro il manganello senza vedere che ha cambiato forma ed è ora la dittatura del mercato e dello spread, la dittatura del pensiero unico, dei tagli programmati, dei finanziamenti e dei diritti del lavoro. Le serrature dei nuovo totalitarismi neoliberali non sono meno robuste rispetto a quelle dei totalitarismi passati.