COMUNICATO STAMPA
Nel primo pomeriggio le Organizzazioni sindacali, RSU e i lavoratori dello stabilimento di Imola della Sant’Andrea Novara (ex Cognetex) hanno tenuto un’assemblea sindacale per valutare la complessa e sempre più drammatica situazione della storica azienda imolese. Assieme alle lavoratrici e ai lavoratori, vista la continua assenza di risposte ufficiali, si è deciso di continuare con il presidio della fabbrica e di richiedere alle istituzioni, partendo dal Comune di Imola, di convocare un tavolo di crisi per la salvaguardia del patrimonio produttivo ed occupazionale del territorio.
A partire dal 2013 la società composta da imprenditori locali, Cogne Macchine Tessili, dichiara insieme alla stessa Sant’Andrea l’intenzione di giungere all’acquisto del ramo di azienda di Imola. Trattative tra le due società che hanno prodotto ben cinque offerte di acquisto ma mai nessuna sfociata in una vendita. Inoltre stante la situazione, prospettata dal nuovo concordato preventivo della Sant’Andrea Novara, con la messa in cassa integrazione a zero ore di tutti i lavoratori dal 1 aprile 2014 e la previsione di cessare le attività, per lo storico stabilimento imolese significa la messa in CIGS di 51 lavoratori e lavoratrici con l’unica prospettiva di arrivare ai licenziamenti nel mese di settembre 2014. Per queste ragioni le Organizzazioni sindacali e la RSU hanno chiesto formalmente di convocare urgentemente un tavolo, nel quale portare la proprietà della Sant’Andrea, controllata dal gruppo Orlandi, per un 50%, attraverso una società francese (Euroshore), con l’obbiettivo di salvaguardare il patrimonio produttivo ed occupazionale della ex Cognetex.
CGIL – CISL – UIL Territorio di Imola FIOM – FIM – UILM Territorio di Imola RSU Sant’Andrea Novara Stabilimento di Imola
Imola, 22 aprile 2014