Scandalo intercettazioni: imprenditore si vanta di bloccare arresti tramite giudici amici

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17 apr – I palazzi del potere tremano per alcune intercettazioni. Le conversazioni degli uomini più ricchi e potenti della Capitale (e non solo) sono infatti state ascoltate dalla procura di Roma, che ha piazzato una cimice nel privé di Assunta Madre, celebre ristorante capitolino di via Giulia. Proprio qui le autorità hanno intercettato la conversazione di Alberto Dell’Utri, fratello gemello di Marcello, che l’8 novembre 2013 spiegava i progetti di fuga dell’ex senatore del Pdl in Libano o in Guinea Bissau.

La cimice – Come rivela Panorama in esclusiva, le intercettazioni sono durate otto mesi ed erano legate all’inchiesta di riciclaggio sul titolare del ristorante, Giovanni Micalusi. Ma, durante le indagini, la procura si è accorta di aver sentito molto di più di quello che si aspettava di trovare e che alcune conversazioni esulavano completamente dall’ambito di indagine. Così c’è stato lo stop dei procuratori: “Questa squadra mobile – scrivono i procuratori Francesco Mìnisci e Giuseppe Pignatone al capo della squadra mobile di Roma – non procederà alla registrazione dei colloqui che si collocano certamente in ambito diverso da quello delineato dal gip, avendo cura di sospendere le attività tecniche relative a quei colloqui”.

Questa nota è arrivata solo 12 giorni dopo l’intercettazione di Dell’Utri e poco più tardi di un’altra rivelazione: secondo Panorama, gli inquirenti avrebbero ascoltato una conversazione privata di un famoso imprenditore romano, che si vantava di aver fatto bloccare una serie di arresti facendo pressioni su alcuni amici giudici. Nelle confidenze che l’uomo rivela ai suoi commensali ci sono anche “nomi e cognomi” degli interessati e viene citata una particolare indagine. È curioso che il blocco degli ascolti delle intercettazioni è stato fatto subito dopo questa rivelazione imbarazzante sulla magistratura.

Toto imprenditore – Mentre politici, calciatori, dirigenti, attori e registi che frequentano abitualmente il celebre locale romano temono di essere stati intercettati, sul web ci si chiede chi possa essere il misterioso imprenditore che ha il potere di bloccare gli arresti. I nomi che circolano sono numerosi e sono tutti di personalità riconosciute a livello nazionale e internazionale; si ipotizza che si tratti un costruttore potente, di un ras del settore ambientale o anche di una celebrità del mondo dello sport. Cosa faranno i procuratori con questa scottante intercettazione? Pignatone ha affermato che “Le indagini sono ancora in corso e la Squadra Mobile deve ancora riferire compiutamente gli esiti”. Dice tutto e niente quindi. Ma sembra che non sia sicuro che questa conversazione venga distrutta come le altre. liberoquotidiano