16 apr – Il piano – Così il governo – si apprende da fonti governative – sta studiando un provvedimento per il recupero dell’evasione del canone Rai, da inserire nel decreto per gli 80 euro in busta paga. L’introito eventualmente recuperato, stimato intorno ai 300 milioni di euro, andrebbe per metà al Tesoro e per metà alla Rai.
Tra le ipotesi allo studio, come racconta l’Huffingtonpost, per dare garanzie alla Corte dei Conti sul recupero di risorse che andrebbero a finanziare i provvedimenti annunciati dal Governo, c’è la possibilità di legare il pagamento del canone non più alla detenzione dell’apparecchio, ma o al pagamento della bolletta elettrica al nucleo familiare.
Le coperture – Il recupero potenziale – secondo il dossier allo studio del governo – è di 600 milioni di euro e riguarda il 26,5% dei nuclei familiari (pagano attualmente il canone il 68,7% dei nuclei, pari a 16 milioni e mezzo, con un gettito complessivo di 1,7 miliardi di euro). Il recupero stimato è però di 300 milioni di euro, che sarebbe appunto diviso a metà tra Tesoro e Rai. Il gettito che arriverebbe nelle casse pubbliche sarebbe quindi di 150 milioni. Insomma alla fine gli 80 euro in busta paga in più saranno gli stessi che sborsiamo per il canone Rai. liberoquotidiano
E sti cazzi non ce li mette il Renzi? Torneremo con le candele, che a conti fatti conviene sempre.