16 apr. – I giovani che fumano marijuana, anche occasionalmente, rischiano danni al cervello nelle aree legate alla motivazione e all’emozione: e’ quanto emerge da uno studio pubblicato dal ‘Journal of Neuroscience’, diverso dai precedenti perche’ nel passato ci si e’ spesso concentrati sui consumatori abituali di cannabis. Lo studio, che ha visto lavorare insieme ricercatori della scuola di medicina della Northwestern University, il Massachusetts General Hospital e l’Harvard Medical School, ha mostrato una correlazione diretta tra il numero di volte che gli utenti hanno fumato e le anomalie nel cervello.
In particolare la ricerca, che per stessa ammissione degli autori deve essere ancora approfondita, evidenzia mutamenti al nucleo accumbens e all’amigdala, le regioni del cervello che sono fondamentali per la regolazione delle emozioni e delle motivazioni. “La nostra ipotesi e’ che questi cambiamenti possano essere un segno precoce di quello che piu’ tardi si manifesta come una situazione in cui manca la motivazione, in cui la persona non si concentra sui suoi obiettivi”, spiega uno degli autori, Hans Beiter, docente di psichiatria e scienze comportamentali alla Northwestern University. La ricerca -che e’ stata in parte finanziata dal National Institute on Drug Abuse e dall’Ufficio Nazionale per le Politiche di Controllo della Droga della Casa Bianca- coincide con una fase in cui negli Stati Uniti l’accesso alla droga, che pur rimane illegale a livello federale, e’ piu’ facile: nel 2012 infatti nello Stato di Washington e in quello del Colorado si e’ votato a favore della legalizzazione della marijuana per uso ricreativo. agi