14 apr – La ripresa economica mondiale ha due principali zavorre, dicono dal Fondo Monetario Internazionale. Prima di tutto le insufficienti riforme strutturali degli stati membri e a seguire le tensioni geopolitiche, come la crisi Ucraina.
Ma queste non sono le uniche conclusioni del summit in cui si sono confrontati esponenti del FMI e della Banca Mondiale. In primo piano anche ambiente e lo sviluppo.
“È stato incoraggiante – sottolinea Christine Lagarde, direttore generale del FMI – ascoltare alcuni dei membri esprimere la preoccupazione per i cambiamenti climatici e per i problemi legati all’ambiente. Sono segnalazioni che ci spronano a lavorare per migliorare la situazione”. (Il tipo di lavoro sarà questo: spremere i cittadini per combattere un fantomatico global warming ONU: serve un fiume di denaro per combattere il riscaldamento globale, ndr)
I segnali di ripresa ci sono ma sono ancora troppo fragili. Per garantire le riforme come quella sulla stabilità finanziaria , è piú che mai necessaria la riorganizzazione del FMI. Per questo è stato lanciato un appello a Washington.
“L’agenda del FMI è molto ambiziosa. La possibilità che venga attuata dipende in gran parte dalla volontà del Congresso degli Stati Uniti a ratificare le riforme del 2010. Cosa che Washington non ha ancora realizzato e che sembra quanto meno probabile in un anno in cui è previsto un appuntamento elettorale. Da Washington Stefan Grobe, euronews”.