28 mar 2014 – ”Ho fiducia che iniziative normative” come il decreto legislativo approvato dal Parlamento che recepisce la direttiva Ue ”consumer rights” del 2011 ”e il lavoro di controllo svolto dalle istituzioni europee, dall’Autorita’ Garante per la Concorrenza e il Mercato e dalle associazioni di categoria potranno contribuire a soddisfare i bisogni quotidiani dei cittadini europei e cosi’ concorrere a sconfiggere i nazionalismi, populismi e sentimenti di disaffezione e sfiducia che minacciano il progetto europeo a volte percepito come lontano dagli ideali iniziali ed incapace di garantire benessere e futuro ai cittadini”.
Lo ha detto il presdietne del Senato, Pietro Grasso intervenendo al al convegno ”Le nuove frontiere della tutela del consumatore dopo il recepimento della direttiva consumer rights” in corso a Palazzo Giustiniani e promosso dalla vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli (Pd). ”Nel nostro Paese, e in Unione Europea, la tutela del consumatore ha due cruciali ragioni di essere, distinte ma intimamente connesse – ha osservato Grasso -.
La prima e’ porre al centro del mercato unico il consumatore, dunque la persona umana, garantendo l’effettivita’ dei diritti individuali e collettivi. L’altra e’ rimettere in moto la crescita dopo la lunga stagione della crisi restituendo ai consumatori allo stesso tempo forza e fiducia nell’economia europea. Poiche’ la spesa dei consumatori raggiunge il 56% del PIL dell’Unione, adeguate politiche europee che garantiscano informazione, sicurezza, strumenti giuridici di tutela ai singoli possono contribuire in misura rilevante a favorire la concorrenza, spingere la crescita ed assicurare un’allocazione piu’ efficiente delle risorse”.
Il presidente del Senato ha sottolineato che ”la normativa europea si e’ evoluta nel corso degli ultimi decenni con una serie di strumenti e politiche comuni” ossservando che comunque ”si tratta di un cammino in fieri, che deve ancora affrontare questioni di grande complessita’ e rilievo: in materia di sicurezza dei prodotti, dei servizi e degli alimenti; di commercio elettronico; di consumo sostenibile; di tutela dei consumatori piu’ vulnerabili e soggetti a rischi di esclusione sociale; di effettivo riconoscimento dei diritti”. Ed ha ricordato anche che ”la nuova disciplina sancisce in via definitiva la significativa scelta del principio di unitarieta’ nella tutela dei consumatori con la competenza unica dell’Autorita’ Garante per la Concorrenza e il Mercato, cui i consumatori possono rivolgersi per far valere le proprie ragioni’
Grasso ha quindi concluso con ”l’auspicio che la nuova normativa possa migliorare il funzionamento del mercato interno e i rapporti tra imprese e consumatori, consentendo anche risparmi in termini di oneri amministrativi per le imprese che operano a livello transfrontaliero. Attraverso l’armonizzazione delle norme nazionali si attendono effetti positivi anche nel settore delle vendite online in Europa, il cui potenziale non e’ stato completamente sfruttato se si pensa che il 60% dei consumatori europei non usa questo strumento e non beneficia quindi della straordinaria varieta’ di scelta e delle differenze di prezzo che offre il mercato unico”. asca
Quanto fumo negli occhi, quanto siete bravi a infinocchaire il popolo…ma fatevi questa domanda: il popolo Italiano crede ancora alle minkiate che dite?