25 mar – A seguito del sequestro degli impianti a carbone della centrale di Vado Ligure (Savona) di Tirreno Power, la società controllata al 50% dalla francese Gdf-Suez e al 39% da Sorgenia (gruppo Cir . De Benedetti) procederà con la richiesta di cassa integrazione ordinaria per 102 lavoratori.
In una nota l’azienda sottolinea che “sta seguendo tutte le strade nelle sue possibilità per riprendere la produzione, tra cui anche una serie di interventi che potrebbero essere sottoposti al giudice in tempi ragionevolmente brevi, auspicabilmente all’interno di un quadro di costruttivo dialogo e consapevolezza delle difficoltà finanziarie della società”.
Secondo Tirreno Power, “il blocco protratto della produzione in un momento, come noto, estremamente delicato di rinegoziazione del debito da parte dell’azienda con gli istituti finanziari può infatti compromettere la continuità industriale”.
Il decreto di sequestro dei gruppi a carbone della centrale, disposto dalla magistratura di Savona, ipotizza il reato di disatro doloso per danni recati alla salute e all’ambiente, secondo fonti giudiziarie. reuters