20 mar 2014 – ”I migranti che in queste ore stanno sbarcando sulle coste siciliane, compresa Lampedusa, potrebbero essere oltre 4.000. Le imbarcazioni provengono dalla Libia ed e’ la prima volta che si assiste a un’ondata di arrivi cosi consistente e concentrata in poche ore”, e’ quanto afferma oggi Jose’ Angel Oropeza, direttore dell’Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), a commento dell’alto numero di arrivi via mare che sta interessando da ieri la Sicilia.
”I team dell’OIM presenti sull’isola nell’ambito del progetto Praesidium”, sottolinea Oropeza, ”sono al lavoro insieme ai colleghi dell’UNHCR e di Save the Children presso i punti di sbarco di Augusta, Pozzallo e Porto Empedocle per fornire assistenza e informazioni legali ai migranti che man mano giungono sulla terraferma.
I paesi di origine sono vari: Eritrea, Nigeria, Siria, Mali, Gambia, Guinea Bissau, Senegal. Molti anche i gruppi familiari, con tante donne e bambini a seguito, che in alcuni casi sono stati divisi durante le operazioni di salvataggio e che adesso le organizzazioni cercheranno di riunire insieme alle forze dell’ordine”.
Rispetto ai primi tre mesi del 2013, quando furono registrati circa 500 arrivi, quest’anno il numero di sbarchi si e’ moltiplicato: nel 2014 sono infatti 5.475 le persone giunte via mare in Italia, escludendo gli arrivi di questi giorni. Dall’inizio dell’operazione Mare Nostrum, nell’ottobre 2013, 10.134 migranti e richiedenti asilo sono stati salvati dalla Marina Militare Italiana. ”Quello che sta succedendo”, sottolinea, ”dimostra come sia importante che le attivita’ di salvataggio di Mare Nostrum continuino, ma allo stesso tempo pone la questione di come evitare che cosi’ tante persone rischino la vita in mare.
Una di queste soluzioni potrebbe essere la possibilita’ di accesso – tramite i consolati europei – alla procedura di asilo direttamente nei paesi di primo asilo o di transito, o anche la creazione di Centri ”stazioni migratorie” situati lungo i principali itinerari seguiti in Africa dai migranti, dove poter fornire consulenza sulle possibilita’ di immigrazione legale verso l’Europa e altri paesi di destinazione, per contribuire a scoraggiare – almeno in parte – i viaggi della speranza”. ”Occorre anche mettere a punto”, conclude Oropeza, ”un sistema di accoglienza che riesca ad affrontare queste improvvise situazioni di emergenza, un piano di contingenza che possa essere modulato sul numero degli arrivi e possa garantire un’assistenza adeguata a tutte le persone che continueranno a sbarcare: l’attuale instabilita’ politica libica fa infatti temere un ulteriore aumento di arrivi anche nelle prossime settimane”. asca
Questi decerebrati che dovrebbero essere lì per tutelarci e invece continuano a spararci nelle ginocchia insistono nel parlare di “salvataggi”, “assistenza” e così via. Facessero davvero un lavoro utile per chi li paga, dovrebbero cominciare a parlare di “difesa” e “contrasto” e ad agire di conseguenza. Mi sa che i primi dai quali dovremmo difenderci sono proprio quelli che, in teoria, dovrebbero tutelarci. Mi sa che, per quanto io mi consideri e mi comporti da persona “di sinistra”, finirò nuovamente per votare estrema destra. Ma proprio estrema, nè! Che poi i tinti di rosso si lamentino pure.
La nostra marina militare dovrebbe salvaguardare le nostre coste, la nostra marina doveva rifiutare un tale scempio, la nostra marina dato che è il popolo a pagare i loro stipendi, non dovrebbe neanche azzardarsi di andare a raccogliere i CLANDESTINI. QUESTA è LA NOSTRA TERRA, E VOI LA STATE DISTRUGGENDO.