14 MAR – Semaforo verde dal Parlamento europeo al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, forte di 3,1 miliardi di euro per il periodo 2014-2020, e al Fondo sicurezza interna e frontiere esterne, dotato di 2,76 miliardi. All’Italia andranno per il primo 310 milioni e per il secondo 156.
In base alla relazione messa a punto da Lorenzo Fontana della Lega Nord, gli eurodeputati hanno chiesto che parte dei fondi che ogni paese riceve venga obbligatoriamente destinato ad aiutare immigrati e rifugiati, in concreto almeno il 20% per le politiche di integrazione ed un altro 20% per migliorare la messa in atto del sistema di asilo. In caso di mancato compimento degli obiettivi, non sono però previste multe chiare, ma viene richiesta solamente “una spiegazione dettagliata dei motivi” per cui la minore destinazione dei fondi “non compromette il raggiungimento degli obiettivi”. Inoltre vengono esentati dal rispetto delle quote i paesi con “deficienze strutturali nei settori dell’alloggio, infrastrutture e servizi”.
Il Fondo per la sicurezza interna e le frontiere esterne è finalizzato a potenziare il coordinamento tra le polizie, prevenire la delinquenza e migliorare la vigilanza delle frontiere esterne. I soldi potranno essere utilizzati per la gestione dei fondi migratori e per la cooperazione tra i consolati ma anche per la costruzione di infrastrutture di vigilanza delle frontiere e il finanziamento dei sistemi operativi necessari per il lancio di Eurosur, il Sistema europeo di vigilanza delle frontiere. I due fondi approvati oggi da Strasburgo avevano già ricevuto il visto buono da parte dei 28 nel quadro dei negoziati per il bilancio pluriennale 2014-2020. (ANSA).