Trieste, 12 mar. – E’ morto al reparto rianimazione dell’ospedale di Cattinara il giovane afghano di 21 anni che nel pomeriggio verso le 15 aveva tolto la pistola a un agente di polizia in servizio di piantone alla Questura di Trieste e si era sparato alla testa. Il ragazzo era andato in Questura per chiedere il rinnovo del permesso di soggiorno, scaduto ieri.
Nell’atrio affollato il 21enne – affetto da squilibri psichici accertati anche da una recente visita medica, e che gia’ in passato aveva ferito con una forbice un compagno con il quale divideva una stanza in citta’ – si e’ avvicinato al poliziotto di turno, gli ha sottratto la pistola, lo ha spinto giu’ dalle scale e prima di scappare gli ha rivolto contro l’arma dalla quale pero’ non e’ partito alcun colpo. Poi e’ fuggito tra la gente terrorizzata, inseguito da un ispettore.
Fatti pochi metri ha messo il colpo in canna, scarrellando l’arma, e prima ha sparato contro il muro della vicina chiesetta e poi contro se stesso, alla testa. Ogni scena e’ stata ripresa dalle telecamere si sicurezza della Questura. Si e’ anche saputo che il giovane afghano era stato preso in carico dal Consorzio Italiano di Solidarieta’ di Trieste dopo che era stato rintracciato in strada lo scorso ottobre. Quanto e’ avvenuto e’ stato definito dal questore di Trieste Giuseppe Padulano “un dramma della disperazione”. (AGI) .