4 mar – In base al rapporto di Provopoulos, infatti, la percentuale di greci che vivono in povertà è raddoppiata negli ultimi due anni, mentre le famiglie in cui nessuno lavora (oppure un solo componente lavora per meno di tre mesi all’anno) sono ormai oltre un milione (1.010.900).
Il che significa che il 16,1% della popolazione tra i 18 e i 59 anni di età si trova in queste condizioni: nel 2010 erano 544.800 e nel 2011 erano 837.300. Alla fine del 2012, sempre secondo il rapporto, i greci a rischio povertà e di esclusione sociale erano ormai 3.795.100. Cifre drammatiche ma facilmente riscontrabili nella realtà quotidiana. Nelle grandi città della Grecia è ormai “normale” vedere persone che, armate di un gancio di ferro fatto in casa, rovistano nei cassonetti per le immondizie in cerca di qualcosa da mangiare. Come del resto sono ormai decine di migliaia le persone senza più una casa che dormono sui marciapiedi o i disoccupati che chiedono l’elemosina.
– In vista della prossima riunione dell’Eurogruppo in programma lunedì 10 marzo proseguono, in tempi sempre più stretti e in mezzo a mille difficoltà, le trattative tra il governo greco e i rappresentanti della troika alla ricerca di un accordo che consenta ai ministri delle Finanze dei Paesi dell’eurozona di dare il via libera all’assegnazione alla Grecia delle due tranche di aiuti per un totale di circa 11 miliardi prima della scadenza, a maggio, del termine per il pagamento di titoli di Stato greci di 5,6 miliardi di euro.
Oggi i rappresentanti della troika – i tedeschi Matthias Mors (Ue), Clauss Mazuch (Bce) e Paul Tomsen (Fmi) – incontreranno il ministro della Sanità, Adonis Georgiadis, e quello per lo Sviluppo, Costis Hatzidakis, mentre entro la fine della settimana i tre funzionari dovranno aver concluso gli incontri con tutti i ministri coinvolti nelle trattative. Fra i punti più spinosi che il governo deve superare entro domenica prossima vi sono quelli compresi nella lista dell’Ocse, fra cui la questione della data di scadenza del latte fresco, la vendita dei farmaci per i quali non serve la ricetta medica e la liberalizzazione del prezzo dei libri, punti sui quali sinora la troika ha respinto tutte le soluzioni alternative proposte dal governo di Atene. (ANSAmed).