BRUXELLES – Deciso passo avanti verso la parita’ di diritti tra lavoratori immigrati ed europei. La Commissione Liberta’ Civili del Parlamento Europeo (Libe) ha approvato (29 si’, 3 no, 12 astenuti) la direttiva sul ‘permesso unico’ di residenza e lavoro per gli immigrati regolari.
La direttiva, che affianca altri testi che regolamentano il settore, garantisce ‘diritti comparabili’ in termini di trattamento salariale ed accesso alla previdenza sociale. Inoltre semplifica le pratiche burocratiche, concedendo con una sola domanda tanto il permesso di soggiorno quanto quello di lavoro.
”E’ il primo passo verso una politica europea comune sull’ immigrazione economica”, ha detto la relatrice per il Parlamento europeo, la francese Veronique Mathieu (Ppe). Permettera’ un’azione piu’ efficace contro l’immigrazione illegale dalla quale traggono vantaggio le mafie e contribuira’ a favorire le necessita’ di forza lavoro di cui l’Europa avra’ bisogno nei prossimi anni”.
La direttiva non si applica ai rifugiati, a chi fa richiesta di asilo n ai lavoratori di una compagnia non europea trasferiti nella Ue. Sono esclusi anche i lavoratori stagionali ed i marittimi imbarcati su navi battenti bandiera di un paese Ue. Il testo garantisce parita’ di diritti contrattuali, oltre che salariali. E quindi diritto di associazione sindacale, riconoscimento dei titoli di studio, accesso ai servizi statali e diritto a corsi di formazione nei periodi di disoccupazione.
ansa