Ucraina, il premier: se la Russia attacca, è guerra

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KIEV, 2 MAR – Se la Russia desse corso all’invio di truppe autorizzato oggi dal senato di Mosca sarebbe “la guerra”.
Lo dice il premier ucraino, Arseni Iatseniuk, aggiungendo peraltro di non credere che un intervento militare russo ci sarà davvero. Intanto, l’esercito ucraino è stato messo in stato d’ allerta. Lo ha detto il presidente ad interim Olexandr Turtchinov precisando che è stata anche rafforzata la protezione delle centrali nucleari e dei siti strategici.

Su richiesta della Gran Bretagna, è stata convocata una riunione di emergenza al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Mentre i ministri degli Esteri europei terranno una riunione d’emergenza lunedì a Bruxelles.
Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki- moon è “gravemente preoccupato” per il deterioramento della situazione in Ucraina e ha chiesto l'”immediato ripristino di un dialogo calmo e diretto tra tutte le parti interessate per risolvere l’attuale crisi” ha riferito Martin Nesirky, portavoce dell’Onu, precisando che della situazione ucraina Ban parlerà con Putin.
LE REAZIONI INTERNAZIONALI – “E’ un’escalation ingiustificata delle tensioni” ha commentato l’Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri, Catherine Ashton, che ha invitato la Russia a “rivendicare le sue posizioni in maniera pacifica”.
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha lanciato un nuovo appello al governo russo affinché sia rispettata la sovranità territoriale dell’Ucraina. “Seguiamo le decisioni del governo russo con preoccupazione”, ha detto il viceportavoce della cancelliera Georg Streiter, aggiungendo che Merkel ha nuovamente parlato al telefono con il premier ucraino.
L’ambasciatore russo a Londra è stato convocato al Foreign Office. Lo riferiscono i media britannici, ricordando che il ministro degli Esteri William Hague si è detto “profondamente preoccupato per l’escalation delle tensioni in Ucraina e la decisione del Parlamento russo di autorizzare un’azione militare su territorio ucraino contro la volontà del governo” di Kiev. “Condanniamo ogni atto di aggressione contro l’Ucraina”, ha aggiunto il capo della diplomazia britannica, che ha consigliato ai suoi connazionali di lasciare la Crimea “immediatamente”.
Il presidente francese Francois Hollande ha messo in guardia la Russia su un eventuale intervento militare in Ucraina. “L’utilizzo della violenza da parte della Russia sarebbe una reale minaccia all’integrità e alla sovranità del Paese”, ha sottolineato il presidente in un comunicato trasmesso dall’Eliseo.
“L’intervento militare russo in Ucraina è chiaramente contro il diritto internazionale e i principi della sicurezza europea” ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri svedese Carl Bildt, che ha detto di avere parlato con il premier ucraino Arseniy Yatsenyuk dell'”acuta situazione”.
Un monito è arrivato anche dalla Nato. “La Russia deve rispettare la sovranità, l’integrità territoriale e i confini dell’Ucraina” ha scritto su Twitter il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, ricordando anche la stretta coordinazione dei membri Nato sulla situazione in Ucraina.
Venerdì, alla Casa Bianca – alla presenza della stampa – il presidente Barack Obama aveva sollevato il problema della Crimea, diventata il teatro di tensioni ancora più acute tra Mosca e l’Occidente e lanciato un preciso monito a Mosca, sottolineando che un intervento militare in Ucraina non sarebbe senza costi da pagare.