Governo, Poletti: nessun conflitto d’interessi. Contento di tutelare soci Coop

poletti25 feb. – Il neo ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, respinge le ipotesi di conflitto di interessi in quanto presidente per anni della Lega delle cooperative.
Incalzato dal direttore del Fatto quotidiano, Peter Gomez, durante Ballaro’, Poletti ha rivendicato di “aver giurato sulla Costituzione italiana” e, quindi, di essere “responsabile al cento per cento” dei suoi comportamenti. Un’eventuale legge sul conflitto di interessi spetta al Parlamento, ha spiegato ancora Poletti segnalando che il mondo della cooperazione “e’ fatto di 12 milioni soci, un milione e mezzo di occupati, 80mila imprese”: “Il presidente di un’associazione rappresenta tutto quel mondo li’.

Con una battuta posso dire che se devo avere un conflitto di interessi sono contento di averlo e di tutelare 12 milioni di persone”. “In ogni caso – ha concluso, rispondendo a Gomez che gli chiedeva se sarebbe uscito da una riunione di governo dedicata, ad esempio, a banche e assicurazioni – un Consiglio dei ministri e’ fatto da 18 persone”. Il problema dell’Italia e’ la distribuzione della ricchezza. Questo il pensiero del neo ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, secondo cui il tema centrale per il governo e’ quello dell’equita’.

Parlando a Ballaro’ delle ipotesi di tassazione dei titoli di Stato, Poletti ha risposto di non essere “titolato” a dare indicazioni: “C’e’ un ministro delle Finanze e un primo ministro, un governo e una maggioranza. Queste cose non le anticipa un ministro, tutti insieme si prenderanno delle decisioni”, ha aggiunto, sara’ quella di “correggere l’elemento di distorsione. Con le tecnologie e gli strumenti che abbiamo – ha sostenuto Poletti – la ricchezza prodotta in termini complessivi cresce. Il problema non e’ che non cresce ma che la distribuiamo in maniera assolutamente iniqua”. (AGI)