19 febbr – Arriva un altro colpo per i cacciabombardieri F-35. I velivoli prodotti da Lockheed Martin con la partecipazione dell’italiana Alenia Aermacchi (Finmeccanica) nelle vesti di fornitore di cassoni alari sono attaccabili dai pirati informatici. Lo sostiene un servizio della celebre trasmissione televisiva americana “60 Minutes”.
La vulnerabilità del velivolo da guerra del Pentagono sta, secondo il racconto del giornalista David Martin, nell’elmetto da 500.000 dollari che il pilota è chiamato a indossare e che gli permette di vedere a 360 gradi il mondo attorno a lui. Esso è parte di un sistema computerizzato complesso chiamato “Alis” il cui server di riferimento occupa una stanza grande quanto un container. Alis può per esempio forzare un F-35 a restare a terra se individua un problema al cacciabombardiere stesso. E l’intervento umano non può cambiare le cose decise da Alis.
L’idea è che gli hacker possono infiltrarsi nelle reti su cui dipende Alis e attaccare il software che di fatto determina la missione in corso. Insomma, stando a “60 Minutes”, gli F-35 possono essere abbattuti senza nemmeno un colpo di arma da fuoco. tiscali