18 febbr – Il Jakarta Post riporta che senza molto clamore l’amministrazione provinciale di Aceh, e il Consiglio legislativo hanno approvato la Qanun Jinayat, una legge che obbliga tutti, musulmani e non musulmani ad Aceh a seguire la Shari’a, il codice legale islamico. “Il Qanun obbliga davvero tutti ad Aceh a seguire la Shari’a, senza eccezioni”, ha detto il consigliere Abudlah Saleh.
di Marco Tosatti per la stampa
Saleh ha aggiunto che il Qanun impone che tutti i presunti violatori della Shari’a siano processati in base alla legge islamica, indipendentemente dalla loro religione. Se il crimine di cui sono accusati ricade sotto il Codice Penale del Paese, possono scegliere d quale tribunale essere giudicati. Se non ricade sotto il Codice Penale, automaticamente sarà il tribunale religioso a giudicare.
Fra i “crimini” non da Codice Penale rientrano il bere alcolici, il “khalwat”, cioè un contatto affettuoso fra persone non sposate, non portare il velo e indossare – le donne – pantaloni aderenti. Chiunque violi queste regole, residente o visitatore, può essere soggetto da sei a nove colpi di canna.
Aceh è un territorio ricco di petrolio, popolato da circa 5 milioni di abitanti. E con questa legge, che implicitamente rinnega la Pancasila, cioè il codice di cinque punti su cui si è detto che si sia basata finora l’Indonesia, un’altra zona del mondo viene a trovarsi in uno stato di minore libertà.