14 febbr – Non possiamo aspettare ancora. E`questo il tormentone che ha accompagnato la legislatura, ormai a termine, di Enrico Letta e che è risuonato piú volte in questi giorni convulsi. Una considerazione che ha ben chiara anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. I mercati ieri non hanno avuto grossi scossoni con le imminenti dimissioni del premier,ma il capo dello Stato sa bene che non si può tirare troppo la corda.
Ecco allora che si profilano, secondo quanto riferiscono ambienti del Quirinale, delle consultazioni lampo per dare alla finanza mondiale un nuovo primo ministro italiano già lunedì. La prima parte della giornata di oggi sembra infatti già scritta e in realtà già vista negli ultimi tre anni. Letta comunicherà al Consiglio dei ministri, convocato per le 11,30, le proprie dimissioni e come da manuale istituzionale poi salirà al Colle per rimettere nelle mani del capo dello Stato il suo mandato.
A questo punto se Napolitano scegliesse la strada delle consultazioni lampo potrebbe iniziare i colloqui già questa pomeriggio visto che é stato cancellato dall`agenda l`appuntamento previsto per le 17. Oppure prendersi ancora qualche ora di riflessione e rendere pubblico il calendario delle consultazioni che si svolgerebbero tutte tra sabato e domenica. Quest`ultima sembra infatti la strada più accreditata.
Alcuni partiti confermano di essere stati già allertati per sabato. Infatti Silvio Berlusconi oggi andrà in Sardegna per chiudere la campagna elettorale di Ugo Cappellacci e farà ritorno a Roma e non a Milano. Domenica quindi Matteo Renzi potrebbe già essere incaricato di formare il nuovo governo, con il giuramento lunedì sera al massimo martedì. Rimangono però due nodi da sciogliere: la necessità o meno che ci sia un passaggio di Letta in Parlamento e come giustificare all`opposizione, compresa Forza Italia, il terzo premier scelto senza volontà popolare. (LAPRESSE)