Trieste – Con l’operazione ‘Maximum Risk’ i finanzieri del Comando Provinciale di Trieste sono riusciti a scoprire ed interrompere un importante canale di approvvigionamento di armi pesanti provenienti dalla ex-jugoslavia nel corso dell’operazione denominata ”Maximum Risk”. Gli uomini del Gico del Nucleo di Polizia Tributaria di Trieste, grazie agli sviluppi di apposita attivita’ investigativa ed informativa, hanno individuato nella zona del valico di Fernetti un furgone che apparentemente trasportava materiale elettrico per l’edilizia.
All’interno del mezzo, invece, in seguito ad una minuziosa perquisizione, oltre al materiale di ”copertura” gli uomini delle Fiamme Gialle hanno rinvenuto un vero e proprio arsenale di armi pesanti ed esplosivo perfettamente funzionanti, costituito da quattro kg di esplosivo al plastico ad alta potenzialita’, da quindici kalashnikov AK 47, da un fucile mitragliatore modello FG-42, da diciannove pistole – tra cui un revolver 357 magnum – da un fucile di precisione dotato di silenziatore e gruppo ottico, quest’ultimo in grado di colpire obiettivi a lunga gittata e da oltre settecento proiettili.
E’ finito in manette un uomo di trentadue anni di origine slovena, che e’ stato trasferito presso la Casa Circondariale di Trieste per essere messo a disposizione dell’autorita’ giudiziaria.