“Da noi non lavorano marocchine o romene”. Bufera sul direttore dell’ospedale di Seriate

ospeda7 feb. – il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Seriate, nel Bergamasco, in un intervento pubblico, ha sottolineato come nella struttura non lavorino infermiere “marocchine o romene”. Nel corso dell’inaugurazione di un nuovo blocco medico, davanti alla platea di autorita’ locali, tra cui il governatore lombardo, Roberto Maroni, il dg Amedeo Amadeo, un passato da europarlamentare di An, ha fatto un discorso tutto incentrato sui buoni risultati della struttura.

“Nel 2013 il nostro ospedale ha fatturato 1,5 milioni di euro in piu’ rispetto al 2014”, ha affermato. “Lo dobbiamo al miglioramento della struttura, ma soprattutto a chi lavora”, ha rivendicato, “i medici, certo, ma piu’ ancora ai mille infermieri, molti dei quali formati nella nostra scuola professionale”. “Qui non ci sono marocchine o romene (che comunque sono meglio dei romeni)”, ha scherzato. La battuta ha provocato un po’ di imbarazzo in sala. E ha scatenato la reazione della Cgil. In una nota Orazio Amboni della segreteria provinciale del sindacato ha definito le parole di Amadeo “poco eleganti nei confronti della presenza di stranieri come lavoratori nella sanita’ (38mila infermieri in Italia, secondo l’Istat)”.

“Peccato, perche’ nell’Azienda Ospedaliera di Seriate non sono mancate e non mancano lodevoli e serie iniziative di attenzione e accoglienza verso i migranti. Forse – scrive sempre Amboni- sara’ stato il desiderio di compiacere la dirigenza leghista locale e regionale, presente in massa, a suggerire ad Amadeo il ricorso a un linguaggio di questo genere”. agi