6 febbr – Non si ferma l’emorragia mondiale di posti di lavoro, sacrificati sull’altare del contenimento dei costi e dell’incremento dei margini di redditività.
Cominciamo con Sony: il colosso giapponese ha annunciato una vera e propria rivoluzione nel comparto dedicato all’elettronica di consumo. La divisione Pc verrà venduta ad un fondo di investimento giapponese, mentre quella che produce televisori sarà scorporata e diventerà un’unità a se stante.
I posti di lavoro tagliati così sacrificati saranno 5.000, con la ristrutturazione che dovrebbe terminare il suo corso entro marzo del 2015. I risparmi ammonteranno a cento miliardi di yen (circa 730 milioni di euro).
Viaggiando a migliaia di chilometri di distanza le soluzioni dei grandi manager non sembrano essere molto differenti.
La svedese Volvo, secondo produttore mondiale di autocarri, ha annunciato che gli esuberi originariamente previsti saranno più che raddoppiati a 4.400.
Nonostante gli ordini di mezzi pesanti sul mercato nordamericano siano cresciuti oltre le attese, i risultati operativi del quarto trimestre 2013 hanno deluso le aspettative.
Per il 2014 Volvo è comunque ottimista: il rinnovamento della gamma di modelli, insieme con il programma di ristrutturazione, dovrebbe aiutare l’azienda ad aumentare i propri margini. euronews