BRUXELLES – La Commissione europea ha proposto di destinare sette miliardi di euro per garantire il completamento delle infrastrutture per la navigazione satellitare dell’Ue e l’operativita’ dei sistemi fino al 2020. La proposta rientra nel nuovo quadro di finanziamento e di gestione per il periodo 2014-2020 dei due programmi europei di navigazione satellitare, Galileo e Egnos (per l’aumento del segnale GPS).
I fondi saranno destinati, tra l’altro, al funzionamento delle infrastrutture spaziali e terrestri, alle necessarie attivita’ di rifornimento e sostituzione, alle procedure di certificazione e, soprattutto, alla fornitura di servizi. ”Sia Galileo che Egnos sono stati in grado di realizzare molto – ha commentato il vicepresidente della Commissione Ue e responsabile per l’Industria, Antonio Tajani -. Guardando avanti, il messaggio principale di stabilita’ finanziaria per questi programmi faro e’ di enorme importanza sia per i cittadini che per l’industria europea, che potranno beneficiare dei loro vantaggi”.
Sempre oggi, l’Esecutivo di Bruxelles ha proposto di finanziare con 5,8 miliardi di euro, al di fuori del quadro finanziario Ue, il programma Gmes (Global monitoring for environment and security – Monitoraggio globale per l’ambiente e la sicurezza) di osservazione della terra per il periodo 2014-2020. In particolare, la Commissione ha proposto di costituire un apposito fondo per il Gmes, come quello adottato per il Fondo europeo di sviluppo, con il concorso finanziario dei 27 Stati membri dell’UE in funzione del loro reddito nazionale lordo.
”Per far fronte a sfide sempre crescenti a livello globale, l’Europa necessita di un proprio sistema di osservazione della terra ben coordinato ed affidabile – ha detto Tajani -. Il programma Gmes dara’ un impulso significativo alla ricerca spaziale in Europa, il che contribuira’ a sua volta a sostenere la ripresa economica e a risolvere le grandi problematiche che i cittadini europei si trovano ad affrontare”.
ansa