27 genn – La Tunisia ha approvato la nuova Costituzione, ponendo le basi per una nuova democrazia. L’Assemblea nazionale l’ha confermata poco prima della mezzanotte italiana, con 200 voti favorevoli sul totale di 216. Il documento è uno dei più progressisti del mondo arabo, prevedendo libertà di religione e parità di diritti tra uomini e donne.
“Questa Costituzione, pur non essendo perfetta, è di consenso. Oggi abbiamo avuto un nuovo appuntamento con la storia, per costruire una democrazia fondata su diritti e uguaglianza”, ha commentato dopo il voto lo speaker dell’Assemblea, Mustapha Ben Jaafar. La Tunisia, Paese che con le rivolte che nel 2011 hanno destituito Zine al-Abidine Ben Ali ha ispirato il movimento della Primavera araba, ha affrontato anni di grave disoccupazione, proteste, attacchi terroristici, assassini politici e sfiducia nella classe politica.
I tunisini sperano che gli sforzi dedicati alla scrittura della nuova Costituzione facciano la differenza, contribuendo a riportare stabilità al Paese e a rinforzare la sua immagine all’estero. La Carta vuole rendere la Tunisia una democrazia basata su uno Stato civile le cui leggi non sono basate sulla legge islamica, a differenza di molte altre Costituzioni del mondo arabo. Un intero capitolo di 27 articoli è dedicato ai diritti dei cittadini, tra cui protezione dalla tortura, diritto al giusto processo, libertà di culto, parità tra uomo e donna davanti alla legge e difesa dei diritti delle donne. tiscali