Cagliari, 30 nov. – Venduta per 25 mila euro a un uomo che una volta sposata la picchiava quando non riusciva a “guadagnare” abbastanza denaro elemosinando per strada. E’ la drammatica vicenda di una ventenne rom, di nazionalita’ macedone, che denuncio’ l’anno scorso le violenze ai carabinieri quando riusci’ a fuggire dalla sua abitazione di Villacidro assieme ai suoi tre figli. Oggi il marito e’ stato condannato a un anno e otto mesi di reclusione.
La giovane, che in un primo momento aveva chiesto aiuto al parroco del paese, era poi stata affidata a una casa famiglia dove era rimasta per diversi mesi finche’ non aveva scelto di tornare dal marito, 24 anni, venditore ambulante rom ma nato e cresciuto in Sardegna.
In seguito alla denuncia era stato comunque avviato un procedimento penale e questa mattina il gup di Cagliari Simone Nespoli, ha condannato Grujo Dragolinovik – difeso dall’avvocato Michele Satta – per maltrattamenti in famiglia.
Durante il processo, celebrato con rito abbreviato, la moglie dell’imputato e’ stata sentita come testimone ma ha ritrattato ogni accusa. Ha negato i maltrattamenti sostenendo che quelle ferite, i lividi e le cicatrici repertate durante le indagini fossero il frutto del suo autolesionismo. La sua versione dei fatti non ha convinto il giudice che ha condannato l’uomo, rinviando gli atti in procura per la falsa testimonianza della donna. Per il marito violento l’accusa, rappresentata dal pm Enrico Lussu, aveva chiesto una condanna a tre anni di reclusione.
agi