25 genn – Nel 2013 la guardia di finanza ha scoperto frodi e sprechi per 5 miliardi di euro e segnalato oltre 19mila responsabili. E’ quanto emerge dai dati diffusi oggi dal comando generale delle fiamme gialle. Eseguiti 25mila interventi tra indagini di polizia giudiziaria d’iniziativa o su delega della Magistratura, accertamenti su delega della Corte dei Conti e verifiche d’iniziativa attivate con i poteri di polizia economica e finanziaria. Specifica attenzione è stata riservata ai reati contro la Pubblica Amministrazione (corruzione, concussione, peculato, malversazione, abuso d’ufficio) caratterizzati dalle condotte illecite di amministratori, funzionari ed impiegati pubblici infedeli che causano sia lo sviamento delle risorse pubbliche dalle finalità cui sono destinate che la distorsione del regolare andamento dell’azione amministrativa. Oltre 4.300 sono state le denunce all’Autorità Giudiziaria di reati contro la Pubblica Amministrazione.
Sono stati rilevati danni erariali e sprechi per oltre 3,5 miliardi di euro, di cui circa un terzo riferibile al solo settore della sanità pubblica, nei 1.265 interventi effettuati in collaborazione con la Corte dei Conti. Scoperto, nell’azione di contrasto alle frodi su risorse nazionali e comunitarie rivolte al sostegno delle imprese, indebite percezioni o richieste di fondi pubblici per 1,4 miliardi di euro, con il sequestro, a carico dei responsabili, di beni mobili, immobili, valuta e conti correnti per 309 milioni. Un danno da 23 milioni di euro è stato invece arrecato da 1.173 truffatori del Servizio Sanitario Nazionale, che sono stati denunciati. Segnalati 1.704 tra dipendenti pubblici e committenti per casi di incompatibilità e doppio lavoro, con conseguente contestazione di sanzioni amministrative per oltre 21 milioni di euro.
Nell’anno appena passato la guardia di finanza ha poi individuato 3.435 ‘falsi poveri’ che hanno irregolarmente ottenuto i benefici delle prestazioni sociali agevolate a sostegno dei meno abbienti, quali l’accesso ad asili nido ed altri servizi per l’infanzia, la riduzione del costo delle mense scolastiche, buoni libro per studenti e borse di studio, servizi socio – sanitari domiciliari ed agevolazioni per servizi di pubblica utilità, luce, gas o trasporti. Sono state inoltre accertate frodi previdenziali ed assistenziali per 82 milioni di euro, nella maggior parte relative ad erogazioni a sostegno dell’invalidità (389 casi), del lavoro agricolo (4.210 casi) ed ‘assegni sociali’ (445 casi). (LaPresse)