Roma, 30 nov. – Allarme liquidità per le banche. Il Paese rischia il fallimento. Così il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, in un’intervista alla Repubblica ha spiegato come sugli istituti bancari esiste un “problema che non può non preoccuparci tutti”.
“Il nostro sistema creditizio ha tra i suoi asset titoli di stato italiani per 160 miliardi e titoli di stato degli altri ‘Pigs’ per 3 miliardi. A fronte di questo – ha detto – le nostre banche hanno titoli ‘tossici’, essenzialmente mutui subprime, per una quota pari al 6,8% del patrimonio di vigilanza contro una media europea del 65,3%. Ora secondo le nuove norme di valutazione degli asset stabilite dall’Eba, siamo al paradosso: i titoli di stato in portafoglio vengono considerati ‘tossici’ per le banche italiane peggio di quanto non lo siano i ‘subprime’ per le banche straniere”.
Per Vegas, “il pericolo è che vada definitivamente in tilt il circuito finanza economia reale. In base ai criteri Eba, le banche devono rafforzare il patrimonio e ricapitalizzare. Per farlo hanno due strade: o vanno sul mercato a cercare soldi o vendono asset. In entrambi i casi – ha sottolineato – il sentiero è strettissimo. Vendere asset vuol dire ridimensionare comunque l’operatività, ma trovare capitali, adesso, è ancora più difficile: vuol dire limitare il circolante, rinuciare alla leva, ridurre i prestiti e dunque strozzare il credito. E qui c’è il possibile corto circuito: che effetto ha tutto questo su un Paese che ha bisogno come il pane della crescita?”.
Infine, quanto alla crisi del debito a livello europeo, secondo Vegas “serve un approccio nuovo: la Fed e la Banca centrale inglese stampano moneta. La Bce non può farlo. Questa disparità va risolta. Allora o cambiamo il ruolo della Bce oppure dobbiamo accettare il rischio che l’euro salti e ogni Paese torni alla sua valuta”.
(TMNews)