19 genn – «Uniamoci e sterminiamoli». Detto tre volte, una dopo l’altra. Le parole sono pietre e Stefania Pezzopane, senatrice della Repubblica, politica professionista di lungo corso in tutta la trafila dal Pci al Pd, le ha aguzzate e scagliate all’Aquila contro i suoi avversari politici di centrodestra, mietendo gli scontati applausi e gli altrettanto scontati entusiasmi della platea di parte.
«Sterminiamoli»: nessun dubbio che abbia pronunciato proprio questa parola, visto che l’ha ripetuta a raffica. Un’affilata e grezza esortazione dopo undici minuti e spiccioli di un discorso vibrante di indignazione nel quale la “pasionaria” aquilana aveva sostenuto di respingere una politica «così infame, così insolente, così offensiva». Testuale. Discorso bipolare, evidentemente, condito da anatema che risuona in maniera sinistra (absit iniuria verbis) a pochi giorni dal 27 gennaio.
Già, la data in cui si ricorda che la parola «sterminiamoli» partita dalla Conferenza di Wannsee il 20 gennaio 1942 era diventata imperativo kantiano di un sistema che non conosceva tolleranza e che faceva dell’eliminazione degli avversari il suo “credo”. Con ogni mezzo. Mutatis mutandis, l’essenza è la stessa. Che Stefania Pezzopane non conosca queste cose è assai difficile, ma è inspiegabile che nessuno l’abbia richiamata alla ragione o che lei non si sia resa conto né durante né dopo del becero scivolone di piazza e abbia chiesto scusa. Ma tanto, chi potrebbe rimbrottarla? In Italia ci sono itinerari logici e di pensiero che, a seconda dei punti di vista, possono essere tortuose e impraticabili mulattiere o lisce e velocissime autostrade.
Immaginiamo per un attimo che quella triplice parola, «sterminiamoli», l’avesse pronunciata un senatore del centrodestra contro il centrosinistra. Non ci vuole una sfera di cristallo, né un azzardo divinatorio. Apriti cielo! In men che non si dica sarebbero scese in campo (ossia in piazza), fiumane di indignati, con tanto di bambini alla mano perché fanno sempre un forte richiamo mediatico (anche se non capiscono mai cosa ci stanno a fare o ripetono a pappagallo gli slogan con cui li hanno imbeccati); il cielo sarebbe stato invaso dai peana dei giustizialisti monomaniacali; i salotti sarebbero stati colonizzati dai maîtres à penser e poltronisti professionisti; i partigiani del 26 aprile e i loro nipotini che credono di essere i nonni, avrebbero spiegato al vento le bandiere rosse d’ordinanza per urlare che la Costituzione democratica e antifascista era in pericolo.
Niente di tutto questo. L’indignazione è merce a buon mercato ma il prezzo dipende dal lato del piatto della bilancia che la soppesa. Accade in Abruzzo, dove qualche giorno fa il centrosinistra, spalleggiato dall’immancabile Anpi che prende posizione su tutto quanto fa spettacolo, ha stigmatizzato che al teatro Marrucino di Chieti si rappresentava una pièce di Pingitore sulla liberazione di Mussolini, dall’albergo-prigione di Campo Imperatore, a ridosso del Giorno della memoria. E vai con i rulli di tamburo. È accaduto che il sindaco (di centrosinistra) di Montesilvano Attilio Di Mattia, abbia stanziato 1.500 euro per la celebrazione del 27 gennaio e il ricordo della Shoah e che sia stato attaccato su «motivazione e opportunità» di quella spesa.
Nessuna voce si è levata né per ridicolizzare gli indignati speciali a teatro, né a difesa del sindaco che non solo ha messo in cantiere un’iniziativa meritoria, ma peraltro si è attenuto a una legge nazionale per celebrare il 69° della liberazione di Auschwitz. All’Aquila la veemente senatrice Pezzopane, novella Dolores Ibárruri, si lascia prendere la mano e parla di «sterminare». Ma adesso si dirà che sì, era un’espressione un po’ forte, ma naturalmente non andava presa alla lettera, perché si trattava di un po’ di colore per ridare una mano di smalto al livido ex sindaco Massimo Cialente e alla deriva della città. E naturalmente la colpa sarà come sempre della stampa, o di una certa stampa. Quella non gradita, cioè quella che fa il proprio dovere.
Marco Patricelli il tempo
attenta che tra un po sterminiamo te e tutte quelli come te che affamano il popolo vecchia ciabatta !!!!
Per prima cosa condivido con entrambi, aggiungerei che ahimè li ho votati per oltre 50 anni a questi arroganti incapaci e presuntuosi per fortuna mi sono tolto i paraocchi ed ho cominciato a vedere quello che realmente sono, hanno sempre sostenuto di essere i paladini dei poveri tutte bugie e falsità sono stati sempre i paladini dei loro interessi personali e delle loro sedie basta vedere cosa stanno combinando litigano per una poltrona anno fatto rincarare il prezzo della colla pensate che anno preso quella di Mastro D’ascio che è resistente anche a l’acqua quindi si mettono la colla sulla sedia e non la mollano più nemmeno per i bisogni fisiologici, a me non potete smentirvi perché vi conosco molto bene aggiungo anche che da bambino mi avete fatto subire la FAME oltre la miseria che c’era, Berlusconi non l’ho mai votato e mi dispiace e non lo voterò ma si ricordi il PD che Berlusconi nei loro confronti è un vero SIGNORE, mi dispiace che c’è gente che ancora vanno con i paraocchi, vi auguro di vero cuore a voi del PD e SEL di fare un botto di muso per terra alle prossime elezioni per aver fatto soffrire la povera gente tra pensionati, disoccupati, ed esodati ed essere cancellati dalla storia non solo Italiana ma Mondiale, faceva più bella figura la sig. pezzopane con la p minuscola perché se lo merita.
Codesta DONNA comanda un Einsatzgruppe!!!?
Avete rotto veramente adesso, state portandol’Italia alla rovina,avete fatto il patto col diavolo, assoggettandovi insieme al nostro amato Pesidenza alla politica della Germania e dell’America,facendoci precipitare nel burrone in cuici troviamo.La vostra economia è fatta di tassazzioni a raffica ed esproprio del danaro dei piccoli risparmiatori. Avete incolpato Berlisconi di essere affarista e al Gverno pensava solo ai suoi interessi, mentre vi siete dimenticati che voi ne avete tanti interessi in più del Berlusca, essendo proprietaridelle Coop,di svariate assicurazioni e Banche. Tramite il Signor Monti ,nominato appositanete Presidente del Consiglio nonchè Senatore a vita vi siete fatti sovvenzionare il vostro MPS con 4,5 miliardi di Euro, soldi tolti a noi co limu salla prima casa. Senza tenere conto dell’affare che vete fotto ortandoci ll’unione monetaria Europea , ove ci siamo visti dimezzare i nostri stipendi dalla sera alla mattina. Quanti danni ancora volete fare,vi rendete conto che voi l’avete rotta l’Italia e Berlusconi ha cercato solo di raccogliere i pezi da voi seminati. Per favore state zitti almeno,non crediate che il popolo italiano vota Berlusconi perchè è ignorante, è finito l’epoca che tutti credevano a quello che voi dicevate, il popolo è svoglo oggi,non siamo più ai tempi di Nerone.