A due giorni di distanza dalla ripresa del processo sulla trattativa fra lo Stato e la mafia, nell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, fa ritorno a Bologna, questa volta sul palcoscenico del Teatro Duse, lo spettacolo E’ Stato la mafia del giornalista Marco Travaglio.
La presunta negoziazione avviata dallo Stato nel 1992 per mettere fine alla stagione degli attentati di Costa Nostra, con la promessa di un’attenuazione delle misure detentive previste dall’Articolo 41 bis dell’Ordinamento penitenziario nazionale, è una vicenda che continua a scuotere anche la Terza Repubblica nata dopo le elezioni politiche dello scorso anno.
Punta dell’iceberg, la richiesta avanzata dalla Procura di Palermo di ascoltare come testimone il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, additato da Salvatore Borsellino (fratello del magistrato Paolo assassinato nella Strage di Via D’Amelio del 19 luglio 1992) come «il garante della trattativa», dopo che nel luglio di due anni fa il Quirinale aveva sollevato il conflitto d’attribuzione nei confronti di quella stessa Procura davanti alla Corte costituzionale.
Com’è suo costume (e chi ha letto i suoi libri o visto i precedenti spettacoli Promemoria ed Anestesia totale ha imparato a conoscere il suo stile), Travaglio racconta fatti drammatici in forma tragicomica, sottolineando gli aspetti più grotteschi e ridicoli delle campagne di stampa giustificazioniste e negazioniste scatenate dai giornali e dalle televisioni.
E non mancherà di leggere e spiegare le intercettazioni telefoniche depositate dai magistrati, e dunque pubbliche, anche se immediatamente censurate dai grandi media. A cominciare proprio da quella fra il Presidente della Repubblica e l’ex Ministro dell’Interno Nicola Mancino, che ha portato al coinvolgimento del Quirinale in questa vicenda.
Uno spettacolo che ha diverse cose in comune con le 624 pagine dell’ultimo libro pubblicato dal giornalista, Viva il re!, edito da Chiarelettere.
Travaglio sarà accompagnato ancora una volta dalle musiche eseguite dal vivo da Valentino Corvino. E sarà affiancato dall’attrice Valentina Lodovini (vincitrice del David di Donatello come “Miglior attrice non protagonista” nel 2011 per il film Benvenuti al sud), che leggerà brani di grandi politici e intellettuali sulla buona politica, quella che rifiuta ogni trattativa e compromesso con il malaffare e la malavita.
Luca Balduzzi