9 gen 2014 – Il 2014 potrebbe essere l’anno buono per la riforma della legge sulla cittadinanza. Lo spiega il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge, in un’intervista al ”Corriere delle migrazioni”. ”Per me – ha detto la Kyenge – la quesione sulla cittadinanza rimane una priorita’, un obiettivo e anche una promessa. Senza di essa, infatti, e’ difficile parlare di integrazione completa”. Alla nuova legge si dovra’ arrivare, pero’, in accordo con tutte le parti ”per evitare – ha commentato il ministro – che con un nuovo governo, si cambi di nuovo la legge”.
Le modalita’ di ottenimento della cittadinanza, secondo la Kyenge, variano da caso a caso. ”La mia proposta, da deputata, e’ stata quella di uno ius soli temperato per i bambini che nascono in Italia da genitori stranieri che hanno alle spalle un percorso di integrazione. Mentre, per coloro che arrivano qui molto piccoli, prevedeva la possibilita’ di ottenere la cittadinanza dopo aver concluso un ciclo scolastico”.
Sembrerebbe, quindi, per il momento accantonata la legge per il diritto di voto agli stranieri. ”E’ una questione che a me sta molto a cuore – ha dichiarato il ministro per l’Integrazione – ma nel nostro ordinamento il potere legislativo spetta al Parlamento. E’ stata depositata una proposta di legge su questo argomento e i parlamentari hanno tutti gli strumenti e il potere per portarla avanti. Auspico che lo facciano”. asca