6 genn – – Il rischio dell’uscita della Grecia dall’eurozona esiste ancora. A sostenerlo, in un editoriale scritto per l’edizione domenicale del quotidiano ateniese To Vima (La tribuna), è l’ex primo ministro socialista greco Costas Simitis. “In Germania, in Austria, in Olanda e in diversi altri Paesi dell’Europa – scrive Simitis – gran parte della popolazione considera eccessiva la solidarietà verso la Grecia e chiede la sua uscita dalla zona dell’euro.
Lo scenario di Ifigenia, il sacrificio della Grecia per il ritorno del ‘vento propizio’ nella zona dell’euro, rimane verosimile soprattutto perchè il debito pubblico non è sostenibile e non è possibile che esso sia ridotto al 124% del Pil entro il 2020 come è previsto nei Memorandum” firmati da Atene con i creditori internazionali.
Il finanziamento della Grecia, secondo l’ex premier, è stato fatto in modo tale che ha provocato il crollo del Paese perché “le misure imposte dai creditori internazionali non erano state studiate bene”. “Molti greci, portoghesi e spagnoli – conclude Simitis – ritengono che il loro Paese debba essere liberato dalla presenza dei controllori dell’Unione europea e dagli impegni assunti, e che ciò debba essere fatto prima possibile”. (ANSAmed).