4 gen. – Investimenti per le imprese italiane e diritti umani sono i due punti chiave della missione africana del ministro degli Esteri Emma Bonino, che da domani all’8 gennaio sara’ prima in Ghana e poi in Senegal, due tra i Paesi piu’ stabili del continente. Ad Accra, tra gli altri, il capo della diplomazia italiana icontrera’ il suo omologo Hanna Tetteh, molto sensibile all’empowerment delle donne e al tema delle mutilazioni genitali femminili. Sul piano economico, e’ plausibile che le recenti scoperte dell’Eni – sottolinea la Farnesina – a largo delle coste ghanesi facciano da traino per approfondire gli interessi italiani nel settore delle infrastrutture, nell’agricoltura, nella pesca, nella gestione rifiuti, nel settore dell’edilizia e nell’arredamento.
Anche la tappa a Dakar, dove il ministro arrivera’ nella giornata di martedi’, e’ un segno di attenzione dell’Italia nei confronti di un altro Paese chiave per la stabilita’ dell’Africa occidentale. Il presidente Macky Sall, eletto nel 2012, ha avviato un piano di riforme, sopprimendo il Senato e proponendosi di ridurre le sperequazioni sociali, dando impulso al dialogo con i leader secessionisti della Casamance attraverso la mediazione della comunita’ di Sant’Egidio.
Nel corso del rimpasto di inizio settembre, e’ diventata primo ministro Aminata Toure’, gia’ attivista per i diritti civili ed alta funzionaria delle Nazioni Unite. Nel corso della missione Bonino firmera’ l’accordo sull’esenzione del visto per titolari di passaporto diplomatico e di servizio. (AGI)