2 thoughts on “Ci hanno fregato col fotovoltaico, ora anche con le auto elettriche

  1. Al solo scopo di rendere ancor più chiaro lo scritto di prof. F.Battaglia.
    50 kWatt*4 ore = 200 kWatt*ore = 200.000 Watt*ore= 200.000 volt*ampère*ore.
    Densità d’energia teorica del Litio-7 = 3860 ampère*ora / kg. Quindi:
    200.000 volt*ampère*ore / (3 volt*3860 ampère *ora) / kg = 17,27 kg teorici.
    In pratica 20 kg di Litio attivo.

  2. http://www.youtube.com/watch?v=IkCpUWLQyrM
    http://www.youtube.com/watch?v=rzTNf8yhDtM
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    http://renzoslabar.blogspot.it/2013/07/blog-post_23.html
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    Qui sotto un articolo del prof. Franco Battaglia che Dr. in Fisica e Chimica ed attualmente impartisce le sue lezioni all’universirtà di Modena e Reggio Emilia.
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    AUTO ELETTRICA O AUTO A GAS?

    Secondo alcuni, il futuro dell’autotrazione è elettrico. Credo sia importante essere coscienti dei limiti di siffatto futuro. Non mi riferisco a limiti economici che potrebbero essere superati con la diffusione della tecnologia, né a limiti della stessa tecnologia che potrebbero essere superati con un avanzamento, ragionevolmente prevedibile, della stessa, attraverso la ricerca. Mi riferisco, piuttosto, ai limiti insormontabili (o per lo meno che ci appaiono tali, visto che nessuno ha la sfera di cristallo). Credo sia necessario esserne consapevoli per evitare di cullarsi in illusioni che potrebbero farci imboccare una strada sbagliata, con rischi di conseguenze dolorose.

    Innanzitutto: perché l’auto elettrica non si è sviluppata? Forse perché l’hanno inibita i petrolieri cattivi? No; semplicemente perché noi non sappiamo come immagazzinare energia elettrica in un contenitore trasportabile da un’automobile che abbia le caratteristiche di quelle che usiamo. Non fatevi ammaliare da chi vi mostra un’auto apparentemente simile alla vostra, che sarebbe elettrica e con costo che dovrebbe abbattersi con la produzione su larga scala. Non vi stanno raccontando tutta la storia. Perché quell’auto, sostanzialmente priva di bagagliaio, è in realtà una batteria di accumulatori elettrici che trasporta sé stessa. Per fare breve una storia lunga, possiamo dire che l’energia da essi accumulabile dipende da quel che si chiama, tecnicamente, potenziale elettrochimico della sostanza attiva, ed è inversamente proporzionale alla massa atomica della stessa. La tavola periodica degli elementi è nota, e noto è il potenziale elettrochimico di tutte le possibili sostanze attive, che è dell’ordine di grandezza di 1-10 volt, un valore, questo, che ha una ragione teorica consolidata per essere tale. Detto diversamente, questo valore è un limite naturale, che nessuna ricerca e nessun avanzamento tecnologico potrà superare.

    Inversamente proporzionale alla massa atomica della sostanza attiva, abbiamo detto. Se si scorre la tavola periodica degli elementi, i primi in ordine di massa sono idrogeno, elio e litio. L’idrogeno ha quattro difetti cruciali: non esiste sulla Terra, è gassoso, è la molecola più piccola che c’è, è esplosivo; circostanze, tutte, che rendono utopica l’autotrazione a idrogeno, elettrica o a combustione che sia. Lo scrivevamo 8 anni fa, quando perfino il presidente Bush s’era fatto ammaliare dalle prospettive che vendeva tale Jeremy Rifkin, tuttologo, dalle idee poche ma fisse e confuse sui temi ove si è autonominato esperto. A distanza di 8 anni, Obama ha dovuto prendere atto che l’idrogeno era nato morto, e lo ha seppellito. L’elio è chimicamente inerte. Ecco perché sono così appetibili le batterie al litio.

    Una nostra utilitaria richiede una potenza di 50 kW (chilowatt) e quindi ha bisogno un accumulo di 200 kWh per avere una autonomia di 4 ore. Il potenziale elettrochimico dell’elettrodo al litio è di 3 volt, cioè, facendo l’aritmetica, per garantire quella autonomia ci vogliono 20 kg di litio attivo, cioè 1000 kg di batterie al litio. Che occupano, appunto, l’intero bagagliaio. Scadute le 4 ore, bisogna fare il pieno, e per questo vi invito solo a riflettere al tempo che impiega il vostro telefonino per ricaricarsi.

    Insomma, se oggi la macchina elettrica fosse gratis, nessuno di noi darebbe in cambio la propria a benzina. Ma il petrolio non è infinito, non foss’altro perché la Terra è tonda e finita e non piatta e infinita. Abbiamo commesso l’errore di bruciare petrolio per produrre energia elettrica, anziché installare, a questo scopo, reattori nucleari, e riservare il petrolio alla petrolchimica. Stiamo commettendo l’errore di bruciare gas per produrre energia elettrica, anziché installare, a questo scopo, reattori nucleari, e riservare il gas per l’autotrazione. Mah.

    Franco Battaglia

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