26 dic. – I cristiani sono perseguitati in alcuni paesi dell’Africa come la Nigeria (ma episodi di violenza si sono verificati anche in Egitto) e in Asia, in particolare in Iran, Cina, Terra Santa. “L’elenco – scrive il settimanale Tempi – e’ sicuramente incompleto”, ci sono infatti regioni dove “ogni chiesa e celebrazione eucaristica un obiettivo per bande di terroristi islamici che hanno come scopo quello di seminare il panico tra i cristiani e, attraverso di loro, colpire l’Occidente”.
Ne’ si puo’ dimenticare quanto accaduto negli anni scorsi in Orissa, lo stato indiano piu’ integralista. In Nigeria a colpire sono i Boko Haram, che significa “L’educazione occidentale e’ peccato”, un’organizzazione che ha come obiettivo quello di cacciare tutti i cristiani “infedeli” dal nord del paese e di instaurare uno Stato islamico con la sharia. In Pakistan, sottolinea Tempi, dopo l’attentato del 22 settembre davanti alla chiesa di Tutti i santi di Peshawar, che ha causato la morte di 96 persone, i talebani hanno promesso di colpire ancora, i cristiani saranno costretti a fare piu’ attenzione.Lo stillicidio di cristiani in Iraq e’ continuo e dura tutto l’anno.
Ma nessuno ha dimenticato l’attentato del 2010 alla cattedrale siro-cattolica di Baghdad, dove un commando legato ad Al Qaeda ha sterminato 48 fedeli e due giovani preti, distruggendo la chiesa. Nel 2012 la cattedrale e’ stata ristrutturata e riaperta al culto ma resta la paura e non e’ un caso se nel 2003 c’erano 1,5 milioni di cristiani in Iraq e oggi solo 200 mila, 300 mila al massimo. Per non rischiare attentati, la Chiesa ha cancellato le messe di mezzanotte del 24 e 31 dicembre. “Non c’e’ pace e sicurezza, ecco perche’ abbiamo fatto questa scelta”, spiega il vescovo ausiliare del patriarcato di Babilonia Shlemon Warduni.
Anche in Indonesia la situazione, nonostante i tentativi di mettere al sicuro i luoghi di culto, e’ tesa: il presidente Yudhoyono ha pubblicamente annunciato che si temono attacchi e i recenti segnali di intolleranza contro le chiese (demolite o chiuse da bande di estremisti) e contro i cristiani (gli ulema a Banda Aceh hanno vietato gli “auguri di Natale”) non contribuiscono a creare un clima sereno.
I cristiani del Centrafrica, che non hanno mai avuto motivo negli anni scorsi di temere le celebrazioni di Natale,quest’anno, dopo il colpo di Stato del 24 marzo e le violenze sanguinarie dei ribelli islamisti Seleka, hanno paura.
Decine di migliaia di fedeli si sono rifugiati nelle concessioni delle Cattedrali in diverse citta’ del paese e hanno trascorso li’ il Natale, temendo di tornare alle loro case nonostante l’intervento per pacificare lo Stato dell’esercito francese.
In Siria i terroristi islamici legati ad Al Qaeda danno la caccia ai cristiani, perche’ “infedeli”, le cattedrali ortodossa e siriaca di Aleppo saranno prive dei vescovi, Yazigi e Mar Gregorios, rapiti il 22 marzo scorso. A Maloula non c’e’ quasi piu’ nessuno e anche le suore del monastero di Santa Tecla sono state rapite dagli islamisti. (AGI) .
Quando ci renderemo finalmente conto della pericolosità dell’Islam? Non mi scandalizzano tanto le persecuzioni e le uccisioni di Natale, quanto il fatto che non ci sia stato neanche lo straccio di una condanna da parte di un teologo o di un imam autorevole musulmano. Se un cristiano avesse alzato la mano su un maomettano, il giorno dopo sarebbe stato linciato dagli stessi media cristiani.
E noi dovremmo addirittura togliere i crocifissi dalle pareti !!! Ma finiamola !!!!!!!!!!
Io ne ho messo uno anche fuori casa all’ingresso e comincerò a metterci anche qualche parte dei maiali, e che si azzardassero a toccarli, non ci troveranno la Kyenge e ne quelli del PD e PDL loro compagni ma ci troveranno una roncola ben affilata.