12 DIC – La plenaria del Parlamento europeo ha approvato una risoluzione bipartisan, firmata da tutti i gruppi tranne la Sinistra Unitaria, che ribadisce “ferma condanna delle inaccettabili pressioni politiche ed economiche, unite a minacce di sanzioni commerciali, esercitate dalla Russia” su Kiev e chiede alla Ue ed ai 28 di “sviluppare e mettere in atto una politica di adeguate contromisure”.
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Tra le ipotesi, anche un ricorso al Wto per violazione “delle norme commerciali (…) per miopi finalità politiche”. Con l’approvazione di questa risoluzione comune il Parlamento Ue “deplora” tanto “la decisione delle autorità ucraine, sotto la guida del presidente Yanukovich, di rinunciare alla firma dell’accordo di associazione con l’UE” quanto “i violenti eventi del 9 dicembre” con l’irruzione delle forze di sicurezza nelle sedi dei partiti dell’opposizione. Gli eurodeputati esprimono inoltre la loro “piena solidarietà con i manifestanti” e la loro “forte” condanna “dell’uso brutale della forza contro” di loro.
Su questo punto Strasburgo “sottolinea la necessità di condurre indagini tempestive, efficaci e indipendenti e di condannare i colpevoli” e “chiede il rilascio immediato e incondizionato dei manifestanti pacifici arrestati negli ultimi giorni”. Il Parlamento Ue spinge quindi per il rilancio del dialogo tra governo ed oppositori “per evitare un’intensificazione delle violenze e la destabilizzazione del paese” e rivolge “un pressante invito a tutti i partiti politici” affinché si possa aprire un “dibattito aperto e moderato sulle “prospettive di una futura integrazione con l’Ue”, ricordando inoltre che “si possono convocare nuove elezioni”. Sul tema dell’apertura all’Europa, i deputati chiedono alla Ue di impegnarsi “verso la società ucraina, in particolare mediante un rapido accordo” l’esenzione dell’obbligo dei visti. (ANSA)