Polonia a Bonino e Letta: la legge è uguale per tutti. I tifosi laziali sono banditi

lazio5 dic – “Banditi”. Per i 22 tifosi della Lazio ancora detenuti in Polonia si è mossa il ministro degli Esteri Emma Bonino, è andato in missione un prefetto del Viminale a Varsavia e si è speso lo stesso premier Enrico Letta, che ha speso qualche parola con il presidente polacco durante il vertice bilaterale tra i due paesi.

Il risultato? Che il ministro degli Interni polacco Barlomiej Sinkiewicz ha definito gli arrestati italiano né più né meno che delinquenti: “Comprendo il dolore dei familiari dei tifosi laziali arrestati in Polonia – ha detto al quotidiano Gazeta Wyborcza facendo riferimento a una delegazione di genitori di detenuti volati a Varsavia – ma la verità è che una parte di loro si trova a Varsavia per assistere i propri figli banditi“. I 22 tifosi della Lazio sono detenuti da giovedì a Varsavia, tratti in arresto per i tafferugli con le forze dell’ordine locali.

La legge è uguale per tutti, sia per i polacchi sia per gli stranieri”, ha rincarato la dose il ministro del’Interno polacco. Dopo il colloquio con Letta, si è espresso in maniera leggermente più dolce il premier polacco Donald Tusk: “Farò un appello al procuratore generale e al ministro della Giustizia – afferma – affinché seguano personalmente la vicenda al fine di evitare lungaggini”.