4 DIC – (gazzettino) Un pioniere in tutti i sensi. Il suo infatti è il primo caso in cui viene promossa una causa contro gli accertatori dell’Agenzia delle entrate. Mauro Furlan, 50 anni, da 25 titolare del pub al Pioniere di Borgoricco, e del ristorante Kalispera di Dolo (Venezia), ha deciso di ribellarsi al sistema di accertamento dell’Agenzia e chiede un milione di euro di danni.
Tutto inizia da un accertamento da parte dell’Agenzia di Padova «con la contestazione a Furlan di un maggior reddito per oltre 500 mila euro, rispetto al dichiarato – spiega Federico Veneri avvocato di Dolo – La contestazione gli è stata mossa pur avendo gli accertatori constatato che la contabilità dell’imprenditore era in perfetto ordine, in linea con gli studi di settore e senza nessuna irregolarità».
Ma il ristoratore non ha mollato e, insieme al suo legale, si è rivolto al tribunale di Padova. «L’Agenzia ha utilizza parametri non affidabili e certi, per evidenziare un reddito maggiore di quello dichiarato – dice Furlan – e non pochi titolari di imprese, come me, si sono trovati sull’orlo della disperazione. Molti imprenditori e professionisti hanno gettato la spugna, pensando di trovarsi davanti ad un ente intoccabile ed è così che l’Agenzia si trova sulla coscienza anche vite umane. Ho deciso di ribellarmi al sistema accertamento, anche come senso di responsabilità per le 40 famiglie stipendiate alle mie dipendenze e che per 30 anni mi hanno dato fiducia».
La strategia difensiva ha messo sotto accertamento gli stessi accertatori. «Infatti – sostiene l’avvocato Veneri – spesso ci troviamo di fronte ad accertamenti erronei, infarciti di pregiudizi ed effettuati da persone non correttamente preparati e avulsi dalla realtà produttiva». Anche il giudice di Padova ha condiviso la tesi del legale di Furlan e ora il giudizio prosegue. «Forse l’era dell’intoccabilità e dello strapotere dell’Agenzia delle Entrate sta per finire – conclude l’avvocato – Questo sarebbe il primo caso in Italia, come confermato, nel corso della prima udienza, dagli stessi funzionari dell’Agenzia delle Entrate». Ora, grazie alla tenacia di Mauro Furlan e del suo avvocato, saranno gli accertatori a dover dimostrare di aver operato correttamente.
Ben fatto Sig. Furlan!!! Lei si che ha il coraggio di denunciare questi abusi
Condivido quello scritto dal Sig. Furlan aggiungerei che altri imprenditori dovrebbero seguire l’esempio del Sig. Furlan e fosse l’ora che si smettese a questi sopprusi di Equitalia, inoltre dico agli Imprenditori anche se non è facile dirlo e da capire perche molti di loro che si sono suicidati solo per il semplice motivo che sono stati Imprenditori Onesti e che hanno avuto una Dignità e se c’è qualcuno che si deve suicidare sono gli auguzzini di E………..!!!