3 dic. – “Tutto cio’ che e’ stato scritto in questi giorni sulla persecuzione dei musulmani in Angola e’ una bugia, al Jazira la smetta perche’ sta infangando il nome dell’Angola a livello internazionale”. Si scaglia contro la tv araba l’Imam di Luanda Adama Diakite’, responsabile della moschea piu’ antica del paese e leader della Fondazione islamica dell’Angola (Fis).
La settimana scorsa si era sollevato un polverone a livello internazionale quando il leader di un’associazione islamica in Angola aveva diffuso la notizia che il governo angolano aveva ordinato la chiusura di decine di moschee e ordinato l’abbattimento di alcune di queste. “Chi dice queste cose e’ un bugiardo – ha detto all’Agi Diakite’ – quelle moschee erano irregolari e il governo ha fatto bene a fare il suo lavoro”.
La polemica mondiale e’ nata perche’ il governo ha rigettato la richiesta di autorizzazione di un gruppo islamico, assieme a quello di altre 179 confessioni religiose. Venerdi’ sera, dopo una giornata di dichiarazioni accese in tutto il mondo islamico segnata anche dalla bandiera angolana bruciata durante una protesta in Palestina, il governo ha convocato una conferenza stampa in tutta fretta. I ministri hanno spiegato che “si’ la richiesta di un gruppo e’ stata rigettata ma altri 8 gruppi di confessione islamica sono in attesa di autorizzazione” e riguardo alle moschee abbattute (una a Luanda e 3 nel resto dell’Angola) hanno dichiarato “erano luoghi tenuti da cittadini stranieri, in Angola clandestinamente, magazzini che venivano usati come luoghi di culto al limite della legge“.
Secondo i dati della Fis in Angola ci sono circa 100 moschee di cui 30 solo a Luanda. La legge angolana prevede che qualsiasi denominazione religiosa del paese per essere legalizzata, debba rispettare alcuni requisiti, fra cui un numero minimo di componenti. Al momento in Angola nessun gruppo islamico e’ legalizzato, tuttavia, migliaia di musulmani, cresciuti esponenzialmente dagli anni ’90, hanno costruito le loro moschee, private, e pregano. Stime fatte dagli stessi musulmani parlano di numeri che vanno da 50mila a 90mila musulmani in tutta l’Angola, e fra questi 5-6mila sarebbero angolani convertiti.
L’Imam Diakite’ venerdi’ scorso, durante la predica diffusa dall’altoparlante prima della preghiera a cui come ogni venerdi’ hanno partecipato centinaia di persone, si e’ scagliato contro i media internazionali. “Dov’e’ che sono queste moschee abbattute? – ha detto Diakite’ – noi siamo qui oggi, stiamo pregando e non c’e’ mai stato alcun impedimento, quindi che la smettano”. agi