2 dic – Daniela Santanchè, esponente di Forza Italia, processata a Milano per aver organizzato senza autorizzazione una protesta anti burqa nel 2009 durante la preghiera di fine Ramandan, è stata condannata a 4 giorni di arresto e 100 euro di ammenda convertiti in 1.100 euro di ammenda.
Condannato anche l’egiziano che l’aggredì durante un alterco a 2500 euro multa.
“E’ proprio vero che la legge e’ uguale per tutti: ho ricevuto lo stesso trattamento di centri sociali, no TaV e black block. E’ una vergogna”. Cosi’ Daniela Santanche’ commenta la sentenza di condanna a 1100 euro di ammenda che le e’ stata inflitta dal giudice di Milano per avere organizzato una manifestazione anti-burqa. Il pm aveva chiesto per lei la condanna a un mese di arresto e 100 euro di multa, mentre era stata chiesta una multa di 2000 euro per Ahmed El Badry. Quest’ultimo aveva sferrato un pugno nello sterno alla deputata, allora leader del Movimento per l’Italia, provocandole lesioni giudicate guaribili in 20 giorni. Durante la cerimonia la parlamentare, che non si reco’ immediatamente pronto soccorso, guido’ una protesta mentre all’interno della ‘Fabbrica del vapore’ circa tremila musulmani si erano riuniti per la tradizionale preghiera. Nell’udienza di oggi, la sua legale, Valentina Ramella aveva chiesto di assolverla per non aver commesso il fatto o perche’ il fatto non sussiste.
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Si proprio cosi funziona la giustizia in Italia chiunque arrivi in Italia detta legge, fanno quello che vogliono e tutti tacciono vorrei sapere se le cose erano invertite nei loro paesi cosa succedeva? me lo sanno spiegare i giudici ? fra non molto romperanno il c… anche a loro, da voci in giro e pare che anche il ministro Bonino hanno capito che ci sono parecchi infiltrati delinguenziali.
Nessuna Nazione nel mondo civile succedono queste cose, vedete in Australia e Canadà per citarne alcune se ti fanno entrare se non sei pulito e devi essere rispettoso delle loro leggi non delle tue leggi.