A Sua Eccellenza
Il Presidente della Repubblica
Dott. Giorgio Napolitano
Palazzo del Quirinale
Piazza del Quirinale 00187 Roma
S ignor Presidente,
abbiamo appreso dai media come Ella abbia conferito l’Onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana a Lucia Annibali, l’avvocatessa di Pesaro sfregiata con l’acido da due sicari assoldati dal suo ex fidanzato.
È lecito chiedersi per quale motivo Presidente – ma non solo Lei, anche stampa e televisioni – non dedichi uguale attenzione ad un episodio analogo nel quale la vittima è di genere maschile.
Sfigurato con l’acido: marchiato a vita dalla vendetta della ex
Travagliato (BS) – il 26enne William Pezzullo ha perso entrambe le orecchie, l’occhio sinistro ed il 90% del visus al destro. La madre, Fiorella Grossi: ” è meglio che non possa vedere come quella disgraziata l’ha sfigurato, altrimenti si ammazzerebbe”
Gli esiti del gesto criminale sono, per William, enormemente più gravi rispetto a quelle subite da Lucia.
Entrambi sono vittime di aggressione con l’acido, per entrambi si tratta di una malsana vendetta dell’ex, entrambi hanno subito un gravissimo choc ed hanno riportato danni estetici evidenti; tuttavia la differenza sostanziale per gli esiti dell’aggressione è nella perdita delle funzioni primarie, prova ne sia che la neocavaliera è autonoma, non ha bisogno di accompagnamento può continuare a svolgere normali attività quali guidare l’auto ed esercitare la professione di avvocato; il ragazzo invece ha perso la vista e l’udito, ha perso autonomia e dignità, ha avviato le pratiche per l’invalidità permanente al 100% e vivrà con un sussidio di circa 400 euro al mese.
Giova ricordare che il fattore numerico non rileva ai fini della gravità di ogni singolo episodio criminoso; sarebbe aberrante dimenticare le vittime maschili perché “le vittime femminili sono di più”, esattamente come sarebbe aberrante dimenticare le vittime omosessuali perché “le vittime etero sono di più”, dimenticare i diritti dei diversamente abili perché “i normodotati sono di più”, calpestare la dignità degli immigrati perché “gli italiani sono di più” .
Le chiediamo ufficialmente, Signor Presidente:
– se ritiene che ogni tipo di violenza, a prescindere da genere, etnia, religione, stato sociale ed orientamento sessuale di autori e vittime, debba suscitare una dura presa di posizione da parte dell’intera cittadinanza;
– se è a conoscenza della violenza subita anche da soggetti di genere maschile;
– se ritiene che alla doverosa attenzione per le vittime femminili debba corrispondere una altrettanto doverosa attenzione per le vittime maschili;
– se ritiene che l’onoroficienza conferita a Lucia Annibali – pur se in rappresentanza di tutte le donne vittime di violenza – se confrontata con l’indifferenza nei confronti di William Pezzullo, non sia un insulto alla dignità del ragazzo e dei suoi familiari, anche quale simbolo di tutti gli uomini vittime di violenza.
In attesa di un cortese riscontro cogliamo l’occasione per porgerLe i nostri distinti saluti.
Associazione Dalla parte di Giasone onlus
Roma 28.11.2013
Il Presidente
Avv. Paola Tomarelli
Vorrei dire la mia ma sicuramente andrò fuori dai binari anche perché sono molto arrabbiato incazzato più nero della mezzanotte, mi limito a dire che non ritengo giusto quello che ha fatto Napolitano.
Anche la non risposta è una risposta, Luciano; dal ns. Presidente della Repubblica (delle banane) possiamo attenderci solo genuflessioni presidenziali a vantaggio del pensiero unico ormai, dilagante. Contrariamente a quanto stabilito dalla ns. povera costituzione per cui (Art 3) ogni cittadino ha pari dignità dinnanzi alla legge, abbiamo deciso che l’embrione umano è un essere vivente ma che la sua vita non vale nulla fino al terzo mese di vita intrauterina, e che una persona da sola può in quel periodo, decidere se esso debba vivere o morire: abbiamo deciso che uccidere un bambino è meno grave che uccidere un adulto e che la gravità di una violenza non si stabilisca sulla base dei fatti ma sulla base dei generi di chi la subisce e di chi la agisce: il che equivale a dire che se un genere vale di più l’altro, per forza, deve valere di meno, alla faccia dell’Art. 3 della Costituzione di cui sopra. Cesare Lombroso padre e teorico della c.d. antropologia criminale, universalmente riconosciuta come una aberrazione, era meno aberrante di quanto non lo siamo noi oggi, autoproclamatici moderni. Siamo alla disfatta, come l’impero romano al suo crepuscolo, non avendo più nulla di cui gloriarsi, celebrava i cuochi ed a loro dedicava perfino monumenti, noi oggi assistiamo allo scempio di una pavida e corrotta classe politica, vittima dei propri clientes per ingraziarsi i quali sforna leggi che di quei clientes assecondino i capricci e mentre noi ci godiamo lo spettacolo, loro fanno ciò che meglio da sempre gli riesce: si vendono al migliore offerente. Interessa poco cosa farà il ns. amato Presidente: molto più interessante è invero cercare di aprire gli occhi dell’italico dormiente che possa dare finalmente il nome di abuso e ingiustizia a ciò che gli viene propinato come giusto ed equo.
D’accordissimo che i diritti delle vittime vadano tutelati in ogni caso, sesso, situazione. Non ci sono vittime donne o vitteme uomo, ci sono vittime e basta. In questo caso però questo ragazzo non credo possa esser preso come simbolo di vittima perchè, per quanto atroce ciò che sta passando e drammatico e gravissimo…non pare essere uno stinco di santo. Ricordiamoci che ha lasciato una donna incinta (e fin qui…) e rifiutava di riconoscere il bambino (che coscienza ha uno così?). Insomma…. come esempio di rettitudine non è il massimo, tutelarlo va bene, chiedere giustizia va bene ma dargli una medaglia magari no. Credo si possano trovare casi più meritevoli essere assunti a simbolo
NON RISPONDERà MAI!